La vittoria nel secondo singolare della finale di Coppa Davis ai danni di Tallon Griekspoor è stata la 73esima della stagione dei record di Jannik Sinner: il 2024 del giocatore italiano entrerà nella storia del gioco come una delle annate più impressionanti di sempre. Nessuno aveva mai vinto due slam, le Finals e la Coppa Davis nella stessa stagione; solamente Roger Federer, nel corso dell’era Open, aveva vinto un set in tutte le partite dell’anno solare (e ci riferiamo al 2005), senza mai perdere nettamente. Sinner, però, ha sempre perso al cosiddetto “deciding set” mentre lo svizzero – a dire la verità – al Roland Garros perse la semifinale con Nadal in quattro set: dettagli. Grazie ai tre successi di Malaga il numero 1 del mondo è arrivato a 53 vittorie stagionali sulla sua superficie preferita, il cemento, dove ha perso solamente uno degli ultimi 30 match (con Alcaraz, al tie break decisivo). 29 vittorie nelle ultime 30, e fa impressione solamente a scriverlo.
A livello di percentuale (73 vittorie, 6 sconfitte, 92,4%) quella del 23enne Sinner è nei fatti la nona stagione migliore dell’Era Open, di poco inferiore al 92,5% del 23enne Federer del 2004 (che però, oltre all’Australian Open e allo US Open, trionfò anche a Wimbledon): sono solamente sei i giocatori ad aver superato l’altoatesino in questa speciale classifica delle percentuali di vittorie stagionali, e ci riferiamo a McEnroe (e al suo 1984 da 82 vittorie e 3 sconfitte, per una percentuale del 96,47%), Connors, Federer (2004 e 2005), Borg, Djokovic e Lendl.
La stagione magica di Sinner – nata sull’onda dell’entusiasmo della Coppa Davis del 2023 – ha completamente ribaltato la geografia del tennis mondiale, bussando alle porte dei libri di storia: Jannik ha vinto i primi due slam della carriera e altri sei tornei (tra cui tre 1000, Miami, Cincinnati e Shanghai, e le Nitto ATP Finals di Torino), perdendo solamente una delle nove finali disputate. Ha inoltre scalato il ranking mondiale, diventando – a inizio giugno – il primo numero 1 del mondo italiano della storia del tennis, per poi guidare nuovamente la nazionale azzurra alla conquista della competizione a squadre più prestigiosa, e ci riferiamo ovviamente alla Coppa Davis. Una stagione storica, emozionante, e difficilmente ripetibile: Jannik saprà ancora sorprenderci?