Sinner chiude i conti da par suo e consegna la Coppa Davis 2024, sconfiggendo Tallon Griekspoor in due set. Il numero uno del mondo diventa il primo giocatore nella storia a vincere due Slam, ATP Finals e Coppa Davis nella stessa stagione. A Malaga c’è il coronamento perfetto di una stagione magica e forse non irripetibile per il nostro campionissimo.
Dopo la vittoria di Matteo Berrettini su Botic Van de Zandschulp, sono scesi in campo Jannik Sinner e Tallon Griekspoor. Per l’olandese, attualmente 40 ATP, ma con un best ranking al numero 20, questo è il diciottesimo match contro un top 10 e il dodicesimo contro un top 5 nel 2024. Considerata la sua classifica, è possibile intuire che Griekspoor sia stato abbastanza sfortunato in questa stagione: non è di certo uno di quelli per cui bisogna prepararsi guardando la classifica.
L’inizio del match ci serve soprattutto per apprezzare e analizzare il colpo che Jannik stesso ho dichiarato essere quello con più miglioramenti durante l’anno: il servizio. Dei primi 5 punti al servizio dell’altoatesino, 4 sono stati vinti con un ace. Sinner è il primo a dover annullare delle palle break: Griekspoor da fondocampo gioca in maniera molto solida e composta, ma è bravissimo Jannik a non cedere e a rimanere in parità. L’olandese gioca probabilmente uno dei tennis migliori della sua carriera, ma la differenza tra lui e Sinner è così ampia che l’altoatesino riesce comunque a tenere testa. L’olandese si spinge sino al 5 pari, diventando il primo avversario dell’azzurro a inanellare così tanti game in un singolo parziale nell’arco di due settimane (l’ultimo era stato Nole, che a Shanghai aveva perso il primo set contro Jannik per 7 giochi a 6). Di solito i momenti finali sono il pane di Jannik, che durante l’anno ha vinto un terzo esatto dei match rompendo, in almeno un set, la parità (segnando quindi il break decisivo) all’ultimo momento disponibile (quindi sul 4-pari, 5-4 avanti e servizio dell’avversario o quando si vince un set per 7-5): Griekspoor non cede ancora, e con quinto ace manda il primo parziale al tie-break. Il primo mini-break è di Jannik, che parte bene e al changeover conduce per 4 punti a 2, con l’olandese che ha ancora un punto al servizio. La distanza si allunga con una palla corta incredibile di Sinner, fino ad arrivare ai primi quattro set point. Il dodicesimo ace porta all’Italia il primo set per 7-6(2): il bis in Davis si avvicina sempre di più.
L’olandese non si lascia influenzare dall’esito del primo parziale e continua imperterrito a tenere un livello altissimo. Per alcuni giochi, a partire dal terzo, il match si fa ancora più combattuto. Dopo un paio di errori grossolani, anche se poi recuperati, Griekspoor concede la prima palla break, subito convertita da Jannik. Al cambio campo, l’olandese chiama il fisioterapista per un problema alla mano destra e nel mentre si lamenta, di nessuno in particolare, con il capitano Haarhuis. I problemi fisici non sembrano ostacolare Griekspoor, che gioca un game eccellente e opera un controbreak magistrale: la parità viene messa a rischio di nuovo il game successivo, con Jannik che ritrova ai vantaggi due palle break. La prima viene salvata, ma in quella concessa successivamente, invece, l’olandese si fa prendere dalla tensione, e dopo aver mancato la prima in battuta, commette un pesantissimo doppio fallo. Da questo momento Sinner non solo scappa, ma, in modalità ariete, spazza via tutto quello che gli passa davanti: oltre a tenere il servizio nel game dopo, Jannik ottiene un secondo break, avanzando fino a un gioco solo dalla Coppa Davis e per vincerla l’azzurro dovrà solo vincere un gioco in battuta. Nell’ultimo gioco Sinner si porta subito sul 40 a 0, ma la tensione è legittimo possa sentirla pure lui, e il gioco diventa più complicato del previsto, arrivando sino ai vantaggi. Al quarto championship point, ottenuto ai vantaggi, il servizio di Jannik è vincente: con il punteggio di 7-6(2) 6-2 è ufficiale, l’Italia ha vinto la Coppa Davis per il secondo anno consecutivo!