Dal 10 al 17 novembre, Torino è centro d’ogni attenzione mediatica: tutto accade fra le vie d’una vecchia capitale italiana, ora divenuta capitale globale dello sport che amiamo, il tennis. I migliori 8 (+2) giocatori al mondo, tutti nel raggio di pochi chilometri al centro del capoluogo piemontese: fin ora, è stato un grande successo. Meriti, ovviamente, anche di un certo Jannik Sinner: l’ascesa dell’altoatesino ha prodotto introiti ben superiori a quelli degli anni precedenti, rendendo il tennis uno sport popolare almeno a livello televisivo.
Popolare, si, ma quanto è realmente accessibile a ogni portafoglio? Questo, resta un grande dubbio, ma cerchiamo di analizzare nel dettaglio i diversi costi.
I biglietti e il “dynamic pricing”
Va fatta una doverosa premessa: un costo fisso è impossibile da determinare. La FITP fa da tempo uso del “Dynamic Pricing“, che modifica i prezzi a seconda della domanda. È il mercato, quindi, a dettare le regole: maggiore sarà la domanda, maggiore sarà il prezzo dell’offerta.
Ovviamente, più ci si avvicina all’evento, più il costo sarà elevato, soprattutto nei giorni successivi all’uscita del primo ordine di gioco.
Nel tennis, a differenza di ciò che accade in alti sport, si è spesso costretti ad acquistare alla cieca: comprata una sessione, potreste avere fortuna e veder giocare il numero 1 del mondo, come potreste non averne. Tutto è incredibilmente variabile: dalla durata dell’evento ai protagonisti di cui potremmo godere. Apprendere l’ordine di gioco dei due diversi gironi non siamo ancora a nulla. Intanto perchè si viene a sapere soltanto l’ordine di gioco di una giornata, massimo due. Ma poi c’è il problema della sessione di gioco. Esempio: Sinner giocherà di giorno o di sera? Chi ha acquistato un biglietto, a caro prezzo, nella sessione sbagliata, si morderà le dita. Insomma bisogna avere anche molta fortuna per acquistare il biglietto per la partita che si sarebbe referito vedere. E più si aspetta e più il biglietto costa.
Per l’edizione 2024, la vendita libera è cominciata il 15 dicembre 2023, con un incasso di quasi 2 milioni di euro in 24 ore: record assoluto.
Certamente è all’apertura della biglietteria che i costi sono al minimo, ma significa scendere a patti con dei grandi rischi: i primi 8 a fine stagione, sono sempre una grande incognita. Non solo non si conoscerà chi giocherà nella sessione scelta, ma neanche i possibili qualificati.
Se è il gioco del tennis a farvi gola, allora poco importa chi sarà a scendere in campo: in ogni caso, avrete modo di applaudire un campione.
Se invece, come per molti, è il numero 1 del mondo a interessarvi, dovrete esser disposti a sborsare cifre ben superiori.
Mettendo da parte l’ovvio problema organizzativo derivante dalla programmazione di un evento con quasi un anno di anticipo: senza scadere in fatali possibilità, impossibile essere certi di avere tempo.
Ma quindi, i prezzi?
Analizzata l’impossibilità di stabilire con precisione i costi dell’evento, osserviamo quelli che sono stati, e sono, i prezzi per quest’edizione.
Nei primi giorni di vendita, era possibile acquistare biglietti nei settori con minor visibilità anche con poco più di 50 euro. Prezzi, comunque, in salita rispetto all’anno prima.
Ad oggi, le cose sono ben diverse. Nella sessione pomeridiana di giovedì 14 novembre, era previsto il match di doppio fra le teste di serie numero 3 Koolhof e Mektic, e i settimi qualificati Heliovaara e Patten. Poco dopo, Taylor Fritz ha battuto Alex de Minaur, alla disperata ricerca della qualificazione alle fasi finali.
I prezzi?
A meno di 24 ore dall’evento, i biglietti più economici partivano da 282 euro e 70 centesimi, per un posto in Galleria 2 N/S.
Per godere al meglio dell’esperienza, a soli 699 euro, un posto in parterre, a due passi dai giocatori.
In serata, invece, è Sinner a calpestare il centrale dell’Inalpi Arena, contro l’ex numero 1 del mondo, Daniil Medvedev. Prima di loro, la sfida fra Granollers-Zeballos e Purcell–Thompson.
I biglietti rimasti per un acquisto last-minute erano, ovviamente, pochissimi: uno solo in tribuna nord a 627 euro, e uno in Platea O/E a 578 euro. Come detto, se sognate Sinner, vi sarà impossibile ammirarlo a prezzi accessibili. Con un po’ di fortuna, avreste potuto acquistare biglietti a 130 euro cadauno, nel lontano dicembre dell’anno scorso.
Saltando alle giornate di sabato e domenica, con semifinali e finale programmate, i costi salgono vertiginosamente.
Per la prima semifinale, i prezzi rimanenti si aggirano sui 617 euro: i più costosi, che arrivano fino a 1400 euro, sono ormai esauriti.
Medesima situazione per quelli della sessione serale.
Acquistati a dicembre del 2023, avreste risparmiato oltre 400 euro.
Sognate di veder alzare il trofeo? Anche qui, impossibile spendere meno di 617 euro, a pochi giorni dall’evento.
Anche per la finale, comprando a un anno dall’evento, la spesa sarebbe stata poco sopra ai 200 euro.
Ai prezzi descritti, va sottratto il 20% se siete in possesso della tessera FITP. Spesso, il costo della realizzazione della stessa, potrebbe venirvi a costare meno di quel che risparmiereste.
Questa la tabella dei prezzi completa
Gli abbonamenti
A tempo debito, era anche possibile l’acquisto di abbonamenti da 15 incontri: comprare un pacchetto, vi avrebbe permesso di risparmiare il 10%.
Questi i prezzi:
E per una luna di miele tennistica?
Bene, fin ora abbiamo visto nello specifico i costi dei singoli biglietti. Costi, ovviamente, fuori portata. E soprattutto, non sono certo solo i ticket ad avere un costo: fra fan village e alloggio per chi viene da lontano, quanto costerebbe godersi un match?
Bene, immaginate di tornare indietro nel tempo: più precisamente, intorno al 15 dicembre 2023. Volete organizzare, con quello che è l’amore della vostra vita e con cui certamente non interromperete la relazione nel giro di 365 giorni, un viaggio a Torino: il vostro sogno, è di potervi godere la finale delle Nitto ATP Finals.
Problema: pochi fondi e voi siete di Milano. L’obiettivo è spendere quanto meno possibile nella realizzazione del vostro più grande desiderio.
Step 1: i biglietti
Alloggio, trasporto, cibo…Tutto è secondario: vanno acquistati i biglietti. Il parterre non potete certo permettervelo, ma la settima fila del settore 205 in galleria 2…
214,50 euro a testa: fortunatamente, però, siete entrambi possessori di tessera FITP. 171, 60 a testa, 80 euro risparmiati.
Step 2: il viaggio
A Torino bisogna anche arrivarci, e nessuno di voi due ha la patente.
Treno? Troppo costoso. I pullman, invece…Andata e ritorno, 2 ore e mezza di viaggio, 25 euro a persona: 50 in totale.
Step 3: l’alloggio
Ora arriva la parte difficile…Dove si dorme? Vista la poca disponibilità economica, una singola notte è l’opzione migliore. Le pretese sono poche, basta un letto. Qui, ovviamente, siamo costretti a fare una media: con 70 euro totali, a un anno dalla prenotazione, potete stare tranquilli.
Step 4: il cibo
Ora è tempo di toccare un tasto dolente: cibo e acqua.
All’interno di Inalpi Arena e Fan Village, è ovviamente vietato portare acqua propria: all’ingresso zaini e borse verranno perquisiti. L’unica opzione, quindi, è acquistarla all’interno: per 0,5 litri, il prezzo è di 3 euro. In qualsiasi bar di Torino, e non solo, è raro dover spendere più di un singolo euro. Prezzo triplo, quindi, rispetto alla media.
Medesima situazione anche per quanto concerne il cibo: all’interno del Fan village, che ha un costo di 10 euro per chi non è in possesso di un biglietto, avrete a disposizione svariate alternative. Tutte, però, dall’elevato costo. Realisticamente, è quasi impossibile sfamarsi con meno di 17 euro e, con l’aggiunta di acqua, non possono essere meno di 20 a testa. Ai possessori del biglietto non è consentito abbandonare il sito sportivo per poi rientrarvici: se avete fame, l’unica cosa che potete fare è acquistare qualcosa all’interno.
Step 5: lo spostamento
A livello di trasporto pubblico, fortunatamente, Torino è ben preparata: il servizio della GTT permette di raggiungere quasi ogni zona della città tramite autobus e metropolitana. I biglietti urbani hanno un costo di 2 euro ciascuno, ma sarà sufficiente fare il pacchetto “Daily“, dal costo di 3 euro e 70 centesimi.
Quindi…Le conclusioni
Ammettendo, quindi, di voler passare una sola notte a Torino, con spostamento in pullman e un solo pasto consumato all’interno dell’impianto, il totale ammonterebbe a 510 euro: 255 a testa.
Torino non è fra le città più care della penisola, ma i costi di biglietti e servizi interni, resta elevato. Non un esperienza adatta a tutte le tasche, a meno che non si abiti a Torino e con certezza di poter acquistare biglietti a un anno di distanza senza subire imprevisti.
Quel che è certo, è che fin ora, a ogni sessione, l’Inalpi Arena contava il massimo degli spettatori. Finchè i risultati son questi, non si può che dar ragione alla Federazione.