Alla viglia dell’esordio in Arabia Saudita, la numero 1 WTA dà la sua opinione proprio riguardo alla meta delle finals, raggiunte nonostante un anno molto complicato. Durante il 2024 Aryna Sabalenka ha vinto due Slam e ha raggiunto la posizione numero 1 del ranking (grazie a una nuova regola di cui non era a conoscenza), ma non ha passato dei momenti facili. Gli alti della stagione sono stati bilanciati da dei tragici bassi, tra cui soprattutto la perdita del fidanzato a marzo.
D. Riguardo al fatto di essere qui a Riyad, hai detto di esserti trovata bene. Ti chiedo, hai delle riserve o preoccupazioni personali riguardo al giocare in Arabia Saudita, considerando la situazione sui diritti umani, in particolare per i diritti delle donne e della comunità LGBTQ+?
“Ero già stata qui per una partita di esibizione con Ons. Ho visto che qui è tutto piuttosto tranquillo. Personalmente, non ho problemi a giocare qui. Penso sia davvero importante portare il tennis in tutto il mondo e ispirare le nuove generazioni. Sono colpita dall’impegno che mettono nello sport femminile. Sono davvero contenta di essere qui e di poter essere parte di una sorta di momento storico.”
D. Alcuni tuoi fan hanno delle preoccupazioni riguardo a questo evento qui, per quanto riguarda le donne e la comunità LGBTQ+. Hai un messaggio per loro?
“Questo Paese ha investito molto per portare eventi sportivi qui e migliorare la qualità della vita delle donne. Sono davvero contenta di farne parte e penso sia importante per ispirare le prossime generazioni qui. Noi ci sentiamo sicuri, ci stiamo divertendo, ed è una città bellissima. Questo è il mio messaggio.”
D. Ti piace fare il dropshot? Com’è andata ad inserirlo nel tuo gioco? Lo usi a seconda dell’avversaria o quando vuoi divertirti?
Aryna Sabalenka: “Innanzi tutto devo dire che è abbastanza divertente giocare la palla corta. Cinque anni fa, se qualcuno mi avesse detto che avrei imparato a fare questo colpo, avrei riso. Non avevo sensibilità, ero pessima. Ora ho questo colpo nel mio repertorio. Penso metta molta pressione all’avversaria, perché ora sa che ho più variazioni di gioco e a volte posso anche accarezzare la palla e non solo colpire a piena potenza. Non è una tattica speciale, lo uso quando mi va. Quando vedo che l’avversaria è lontana, penso, ‘ok, ora la faccio muovere’. Sono felice di aver imparato a controllare questo colpo: è buono per me, non per la mia avversaria (ride).”
D. Quando sei tornata numero 1 l’altro giorno, molti sono rimasti sorpresi perché il calcolo dietro era piuttosto complesso. Quando l’hai saputo? Qual è stata la tua reazione?
Aryna Sabalenka: “In realtà non lo sapevo. Mi sono svegliata e il mio ragazzo mi ha detto: “Congratulazioni, sei la numero 1 del mondo.” E io: ‘Cosa?’ Non sapevo nulla, ma va bene, lo accetto. Come dico sempre, vorrei finire l’anno come numero 1 del mondo, così potrò dire di essere la numero 1 con più sicurezza, non perché qualcuno ha perso cento punti ed è così che sono diventata numero 1. So che durante l’anno ho lottato, ho vinto molto, non è che non abbia fatto niente; sono stata abbastanza brava, abbastanza costante quest’anno. Ma per me, per la mia mente un po’ pazza, sarebbe meglio finire l’anno come numero 1.”
D. Hai saltato Wimbledon per un infortunio raro. Nella tua vita privata, c’è stata una tragedia a marzo. Come descriveresti quest’anno con tutto ciò che ti è successo?
Aryna Sabalenka: “È stato un anno pazzesco, non trovi? Penso ci sia qualcosa che non va in me (sorride). È stato un anno pieno di alti e bassi, con momenti davvero difficili. Ma come dico sempre, c’è sempre un motivo dietro a tutto. A volte non possiamo controllare gli altri: non riesco a controllare qualsiasi cosa succeda a te. Io devo solo andare avanti e fare ciò che amo, cercando di passare dei bei momenti con i miei amici, la mia famiglia e il mio team. Questo è l’importante.”
Francesco Maconi