Dopo il successo di Jannik Sinner contro Jack Draper, che ha regalato all’altoatesino la seconda finale stagionale a livello Slam, Taylor Fritz ha superato in 4-6 7-5 4-6 6-4 6-1 l’amico e connazionale Frances Tiafoe, raggiungendo in questo modo per la prima volta un ultimo atto di un major in carriera. Il californiano ha poi parlato in conferenza stampa, rispondendo alle domande dei giornalisti presenti. Ecco, dunque, un estratto delle sue dichiarazioni più interessanti.
D: Taylor, se vuoi puoi dirci i tuoi pensieri su questa vittoria.
Taylor Fritz: “Sì, è stato un match pazzo. Penso che in gran parte si trattasse solo di gestire il momento e la pressione. Lui stava giocando ad un livello davvero alto nel terzo e nel quarto set. Si è trattato solamente di stare in partita e di resistere alla grande pressione che stava esercitando su di me da fondocampo con la quale mi stava spingendo fuori dal campo in tutti i colpi o prendendo la palla davvero molto presto, cambiando direzione. Che è una cosa difficile da attuare per come lo stava facendo in modo costante“.
“È stata una questione di provare a resistere per il maggior tempo possibile, tenendo il mio turno di servizio e sperando che ad un certo punto i suoi errori aumentassero un po’. Alla fine è andata in quella direzione la partita, finalmente ho iniziato a capire alcuni suoi errori e ho cercato di essere più aggressivo su alcune palle”.
D: Quali sono state le tue emozioni al termine del match? A cosa stavi pensando in quel momento?
Taylor Fritz: “Sì, penso di non averlo capito subito, credo. La cosa mi ha travolto quando Banks (Christopher Eubanks n.d.r.) ha detto che ero in finale e il pubblico stava esultando. Sono una persona molto emotiva quando sono felice. Quando sono molto contento piango per il lieto fine dei film e magari non per le cose tristi. Questo sono io. Quindi sì, ho provato gioia, il pubblico faceva il tifo e io ho realizzato di essere in finale allo US Open. È il sogno di una vita che diventa realtà, qualcosa per cui ho lavorato per tutta la mia vita. Questo mi ha un po’ colpito”.
D: Puoi spiegarci come mai sei così sicuro di vincere il torneo domenica?
Taylor Fritz: “Mi è sempre piaciuto affrontarlo. Ad essere onesto non credo che giocando la finale sarò in una situazione più stressante di quella in cui ero oggi. Mi sento semplicemente bene. Ho la sensazione che giocherò bene e vincerò. Quando gioco un buon tennis, penso che il livello sia abbastanza alto per vincere”.
D: Ci puoi spiegare cosa intendi quanto dici che è stato più stressante di quanto lo potrà essere la finale di domenica?
Taylor Fritz: “Eravamo due americani che volevano andare in finale. Ognuno dei due voleva raggiungere l’ultimo atto. Io avevo un 6-1 negli head-to-head. Non sono arrivato a questa partita pensando di essere il favorito, perché tutto è diverso quando giochi partite di questo tipo. Lui ha giocato in modo incredibile per tutto lo US Open, ha giocato in sessione notturna sull’Arhur Ashe in tutti gli incontri. Non penso di essere il favorito, ma è difficile arrivare con lo score di 6-1, qui giochi per la finale degli US Open. Chiunque vinca è l’americano che si giocherà la finale. È una situazione stressante in cui essere“.
“È diverso rispetto all’affrontare il numero uno del mondo contro il quale molto probabilmente non sarai il favorito. Ma penso di aver sempre giocato bene contro Jannik. Penso che siamo sull’1-1. È passato un po’ dall’ultima volta che abbiamo giocato ma in quel caso mi ha battuto in tre set ad Indian Wells. Lui è un colpitore molto forte, ma sento di aver sempre ribattuto bene i suoi colpi. Penso di giocare sempre bene contro di lui“.