Sinner contro tutti (G.B. Olivero, La Gazzetta dello Sport)
Se chiedete a un coach quale caratteristica debba avere un grande tennista, una delle risposte sarà questa: deve vincere ogni tanto con quelli più forti di lui, spesso con i giocatori del suo livello e sempre con quelli più deboli. Secondo la classifica Atp, non ci sono tennisti più forti di Jannik Sinner e per quanto riguarda il suo rendimento con chi è oltre il decimo posto basta un dato: nel 2024 ha vinto 39 volte su 40 e l`unica sconfitta è quella con Stefanos Tsitsipas a Montecarlo, raro caso in cui un macroscopico errore arbitrale è stato anche determinante sul risultato. A New York i grandi avversari di Jannik per il successo sono pochi e il sorteggio di ieri ha tolto il velo sul teorico percorso del nostro giocatore. L`incrocio con Nole Djokovic, testa di serie numero 2, può avvenire ovviamente solo all`ultimo atto. La curiosità principale riguardava quindi il piazzamento in tabellone di Carlos Alcaraz (numero 3) e Alexander Zverev (numero 4) per la semifinale: lo spagnolo, per il terzo Slam consecutivo, è finito dalla parte di Jannik mentre il tedesco da quella di Nole. Se i pronostici verranno rispettati, l`avversario di Sinner nei quarti sarà Danill Medvedev, come accaduto a Wimbledon: l`urna poteva essere più gentile. Evitato lo scontro con Berrettini, che disturberà il sonno di Taylor Fritz: probabile sfida al secondo turno e la ragionevole ipotesi che il vincente possa poi arrivare ai quarti contro Zverev. Sinner debutterà con Mackenzie McDonald (americano, 140 Atp), al secondo turno possibile replica del recente incontro con Alex Michelsen (americano, 52) a Cincinnati (6-4 7-5): impegno meno agevole ma gestibile. Al terzo turno l`incrocio probabile è con Nicolas Jarry (cileno, testa di serie n.26): difficile aspettarsi un`impresa da Wawrinka, in tabellone grazie a una wild card e battuto l`anno scorso dall`italiano in quattro set al terzo turno a New York. Jarry è in vantaggio 1-0 negli scontri diretti con Sinner, ma l`unica sfida risale al 2019 sull`erba di `s-Hertogenbosch. Negli ottavi Jannik dovrebbe confrontarsi con uno tra Tommy Paul (14 del seeding, che al primo turno sfida Lorenzo Sonego da favorito) e Arthur Fils (24). […] Poi, come detto, i quarti con Medvedev: 7-5 i precedenti per il russo che ha vinto le prime sei sfide, perso le successive cinque (compresa la finale di Melbourne a gennaio) ed è tornato al successo a luglio a Wimbledon in cinque set, contro un Sinner visibilmente debilitato. Il percorso di Jannik non presenta particolari insidie nella prima settimana, poi cominciano le salite. Anche questa volta Djokovic può entrare in forma con calma. Il serbo, con l`animo felice per il trionfo olimpico, ha una partenza morbida: dovrà solo gestire al terzo turno l`effervescenza di Alexei Popyrin, vincitore del 1000 canadese. L`asticella si alzerà negli ottavi, verosimilmente contro uno tra Shelton e Tiafoe. Nei quarti Nole sarà probabilmente atteso da Rublev. Alcaraz, invece, dovrà schivare Draper e Korda prima di sfidare nei quarti uno tra Hurkacz, De Minaur e, chissà, Matteo Arnaldi. Zverev, infine, potrebbe viaggiare con discreta serenità fino all`incrocio negli ottavi con il vincente tra Rune e Lorenzo Musetti, costretto a indossare l`elmetto al debutto contro Opelka. […] È tutto pronto, quindi. E oltre agli avversari Sinner dovrà battere anche una statistica. Negli ultimi quattro anni
gli Us Open hanno sempre avuto una testa di serie numero uno diversa: nel 2021 Djokovic, nel 2022 Medvedev, nel 2023 Alcaraz, oggi l`azzurro. E ha sempre vinto qualcun altro, rispettivamente Medvedev (2), Alcaraz (3) e Djokovic (2). Tocca a Jannik ridare un senso compiuto al numero uno.
Per lui c’è l’incognita della vicenda doping. Lo sfidano in quattro (Paolo Bertolucci, La Gazzetta dello Sport)
Quanto potrà incidere la vicenda della positività sul torneo di Sinner? Si tratta indubbiamente della questione più calda intorno agli Us Open, perché coinvolge il n. 1 del mondo e uno dei grandi favoriti. Jannik sarà sicuramente rinfrancato dall`assoluzione, ma al tempo stesso dovrà convivere con gli sguardi sospettosi che gli riserveranno i rivali. Dal punto di vista tecnico, Cincinnati ci ha restituito un Sinner in grande spolvero, però a New York conterà molto anche la condizione atletica. È pronto per i tre su cinque? A ogni modo, non credo ci potrà essere un vincitore diverso dai primi cinque del mondo.
Carlos Alcaraz – La sconfitta in finale all`Olimpiade dopo un`estate da dominatore ha certamente aperto delle crepe nelle certezze di Alcaraz, e non a caso a Cincinnati si è esibita una delle versioni peggiori di sempre del campione spagnolo. Arriva a New York accompagnato da molti dubbi, ma sulla valutazione delle sue possibilità deve per forza prevalere la considerazione che ci troviamo davanti a un animale da Slam, capace di esaltarsi e di estrarre il meglio delle sue enormi qualità nel clima dei grandi tornei: anche prima di vincere al Roland Garros e a Wimbledon non aveva particolarmente brillato. Il tabellone, poi, non gli ha messo di fronte ostacoli particolarmente impegnativi fino all`eventuale semifinale con Sinner: dunque potrà rodarsi senza consumarsi troppo.
Daniil Medvedev – Gli Us Open sono quasi il giardino di casa di Daniil Medvedev, che ha vinto il torneo nel 2021 spegnendo il sogno di Djokovic del Grande Slam e ci ha giocato altre due finali (nel 2019 e l`anno scorso). Con questi precedenti, non si può certamente escluderlo dal pronostico, anche se l`estate, a parte la fiammata improvvisa di Wimbledon, non ha certo regalato la miglior versione del russo. Ma il cemento più lento rispetto a Cincinnati e la sua capacità già ampiamente dimostrata di sapersi adattare alle complesse condizioni dello Slam newyorkese potrebbero improvvisamente ravvivarlo. Insomma, il moscovita resta uri incognita e al momento non è al livello dei primi 4 del mondo, però può riaccendersi da un momento all`altro.
Novak Djokovic – Anche per Nole l`Olimpiade ha rappresentato uno spartiacque, dandogli la certezza di poter tornare a duellare da posizioni di forza contro i fenomeni della nuova generazione. Sarà appagato dall`oro finalmente conquistato oppure quel successo è tornato ad alimentare la sua feroce fame agonistica? Credo che possano valere entrambe le considerazioni, e dunque saranno le motivazioni a segnarne il destino nello Slam tradizionalmente più complicato e nel quale, se dovessero sorgere delle difficoltà, potrebbero riaffiorare brutti ricordi. […]
Alexander Zverev – Il 2024 é probabilmente la stagione più continua di Zverev, che può addirittura inseguire il n.1 del mondo, anche se si tratta di un`impresa ai limiti dell`impossibile. Ma proprio la sua costanza ad alto livello lo rende un avversario pericoloso per tutti se finalmente si libererà di qualche remora psicologica che lo frena nei momenti decisivi, come ha dimostrato la sconfitta con Sinner a Cincinnati. […]
Sinner verso due rivincite (Lorenzo Ercoli, Corriere dello Sport)
Dopo Wimbledon, Jannik Sinner è pronto al secondo Slam da numero 1 del mondo e da prima testa di serie. Ironico, quanto beffardo, il déjà-vu dell`erba londinese: con un sorteggio che all`orizzonte presenta di nuovo l`eventualità di un quarto di finale contro il numero 5 del mondo, Daniil Medvedev (esordio contro Lajovic), e una possibile semifinale contro Carlos Alcaraz (attende un qualificato al 1° turno), vincitore degli ultimi due Major. Carlitos infatti sarà ulteriormente infiammato dalla possibilità di conseguire un tris storico che manca dal 2010, quando il connazionale Rafael Nadal vinse Parigi, Londra e New York nella stessa annata. Tornando ai Championships in realtà l`azzurro, fermato ai quarti da Medvedev, non ha avuto l`occasione di incrociare la racchetta con Alcaraz. Solo un mese prima, tuttavia, il murciano aveva superato il pusterese in semifinale al Roland Garros. Adesso per il terzo Slam consecutivo i due condividono la stessa metà di tabellone. L’ipotetico duello del 6 settembre sarebbe allettante, con Sinner che potrebbe saldare un vecchio conto, quello del quarto di finale dell`edizione 2022 perso nonostante un match-point a favore. Nella speranza di poter approdare alle fasi calde, nell`immediato le cose non sono andate malissimo per Sinner. L’ingresso in scena in questo US Open sarà contro lo statunitense Mackenzie McDonald (n.140 ATP). […] Al secondo round il tabellone presenterà uno tra Alex Michelsen e un qualificato da sorteggiare. Successivamente è plausibile un terzo turno con Nicolas Jarry o Stanislas Wawrinka, mentre in sede di ottavi il pericolo maggiore sarebbe la testa di serie Tommy Paul, n.14. Nell`altra metà del tabellone, il n.2 del mondo e detentore del titolo, Novak Djokovic, si trova in attesa di un qualificato. Il n.4 del ranking, Alexander Zverev, sfiderà il finlandese Emil Ruusuvuori. Tra i nove italiani che prendono il via nel tabellone maschile, Lorenzo Musetti ha pescato la carta meno fortunata. Fresco di medaglia di bronzo a Parigi, il classe 2002 sta cercando confidenza con la superficie per lui più ostica. Al debutto nella parte bassa del tabellone, si troverà di fronte Reilly Opelka, il “bombardiere” americano, appena rientrato in campo dopo un lungo periodo di inattività. Ma è già al terzo turno che potrebbe esserci la resa dei conti con Holger Rune. Una partita da “dentro o fuori” potrebbe toccare anche a Matteo Berrettini. Se dovesse superare il primo turno contro Albert Ramos-Vinolas, il romano potrebbe vedersela subito contro Taylor Fritz. In caso di successo però le cose si farebbero interessanti, con un percorso tutt`altro che proibitivo verso un posto nei quarti. […] Nel tabellone femminile, guidato dalla n.1 del mondo Iga Swiatek, dalla fresca campionessa di Cincinnati, Aryna Sabalenka, e dalla vincitrice dell`ultimo US Open, Coco Gauff, ci sono cinque azzurre. Jasmine Paolini, quinta testa di serie, è stata sorteggiata nella parte alta, dove avrà l`eventuale incrocio con Elena Rybakina ai quarti. All`esordio affronterà Bianca Andreescu, a New York campionessa nel 2019, rivale ostica, ma che Jasmine ha sconfitto di recente al Roland Garros e a Wimbledon.
Sinner, uno Slam di ferro (Daniele Azzolini, Tuttosport)
E’ uno US Open da giocare su più tavoli, come tante altre cose nella vita, come negli scacchi quando a sfidare il campione sono in dieci, tra maestri e aspiranti tali. E il fatto che Jannik Sinner abbia avuto tempo e modo per abituarsi, in questi mesi divisi tra campo, problemi fisici e preoccupazioni sollevate da un`ombra di Clostebol, non credo possa ammorbidire quel senso di disagio che da tempo fa da ospite indesiderato tra i pensieri del nostro numero uno. Il sorteggio che ha aperto ufficialmente l`edizione più ricca degli US Open, con centomila dollari a disposizione di chi perde al primo turno e tre milioni e seicentomila per il vincitore, ha già fatto sapere a JS che occorrerà indossare la tuta e lo scudo di Capitan America per farsi largo a spintoni e sberle sino all`approdo della finale, mentre il pronunciamento della Wada, l`agenzia mondiale antidoping, è atteso per il sei di settembre, giorno delle semifinali. Lì si saprà se “la lettura attenta delle carte” promessa sul caso Sinner dal centro di tutela della liceità sportiva più burocratico del mondo, darà per buona la sentenza di “contaminazione involontaria” emessa dall’ITIA (International Tennis Integrity Agency), oppure vorrà fare ricorso. Ed è bene che Jannik sappia che avrà a che vedersela con un istituto che poco sopporta l`idea che a decidere su un caso riguardante il numero uno del tennis, siano stati altri, senza che loro potessero intervenire già in prima battuta. Ne va ovviamente della loro posizione di potere, a dir poco immensa. L’auspicio, ci mancherebbe, è che la frase pronunciata senza felicità alcuna da Sinner («Mi lascio alle spalle questo periodo difficile e profondamente sfortunato») a conclusione della vicenda, possa davvero rivelarsi veritiera e restituirgli un po` di serenità, ma non sarà facile in un ambiente come quello del tennis, dove gli atleti (Kyrgios, Shapovalov, i più lesti a farsi sentire) sono i primi a pensare che vi sia un antidoping per i più forti, e un altro, ben più terribile, per chi troppo forte non è. Cosa che è anche vera, ma dovrebbe portare a chiedere il massimo rispetto per i diritti di tutti gli inquisiti, e non a sostenere per chiunque il massimo della pena, in nome di sentenze del passato che magari di quei diritti sono parse poco rispettose. Il quadro d`assieme, com`è facile immaginare, non farà di quest`ultimo Slam della stagione, una passeggiata di salute. Sinner ha dalla sua parte Jarry in terzo turno, Paul o Fils per gli ottavi, Tsitsipas o Medvedev per i quarti e Alcaraz per la semifinale. L’apertura sarà invece con McDonald. […] Di buono c`è che il numero uno, con la vittoria di Cincy (la quinta nella stagione), ha ritrovato quello spirito da battaglia che da sempre ha fatto da prodromo al recupero del suo tennis migliore. Come dire che se non è ancora al massimo della forma, poco gli manca. Sarà uno US Open molto italiano, e mai visto prima, con ben quattro teste di serie a ribadire quanto rapidamente sia andato avanti il nostro tennis in questi mesi. […] Non avrà vita facile nemmeno Djokovic (2), abituato alle autostrade senza pedaggio. Dalla vittoria olimpica non ha più toccato la racchetta, ha fatto sapere. Un qualificato, poi Struff, Popiryn e Shelton o Tiafoe. Alcaraz sembra messo meglio: ha un qualificato, poi Shapovalov o Van de Zandschulp, quindi Draper e Korda. Nei quarti, Hurkacz. E siccome non ci facciamo mancare niente, anche il sorteggio di Jasmine Paolini è da brivido. Subito contro Bianca Andreescu, la canadese che vinse il torneo nel 2019 (su Serena Williams) e fu finalista al Roland Garros nel 2023, ma ormai costretta a giocare quando infortuni e voglia gliene danno l`opportunità. Seguono Pliskova o Sherif, quindi Putintseva e in ottavi Ostapenko o Fernandez, con vista sulla Rybakina nei quarti e sulla Swiatek in semifinale. La polacca, dopo i pianti olimpici, ha un tabellone in discesa, con un terzo turno contro la nostra Cocciaretto se riuscirà a battere Pavlyuchenkova. All`altro capo del tabellone, Sabalenka avrà Bronzetti in secondo turno; e la più temibile Zheng, oro olimpico, nei quarti.
Le sfide di Sinner. A New York ha tutto contro (Vincenzo Martucci, Il Messaggero)
Piove sul bagnato. Gli US Open si vedranno in chiaro su SupertennisTv e SupertenniX ma saranno più torbidi che mai da lunedì per Jannik Sinner. Dopo un avvio soft, subito McDonald (precedenti 3-0), poi magari il picchiatore Michelsen, quindi uno fra O`Connell e Jarry – sempre che Fils non esploda -, dopo di che forse Tsitsipas e Paul, e poi nei quarti Daniil Medvedev e in semifinale Carlos Alcaraz. Che sono i big che hanno stoppato quest`anno il numero 1 a Wimbledon e prima ancora al Roland Garros e a Indian Wells, due ex campioni di New York, due pensieri che si sommano a delusioni nei grandi tornei, dolori all`anca, condizione fisica in via di definizione, polemiche per il secondo no olimpico e scandalo-doping, sia pur con assoluzione in prima istanza. Darren Cahill è l`ancora ideale nella tempesta di Jannik: da coach di altri 3 re della classifica – Agassi, Hewitt e Halep – gli trasmette fiducia, sicurezza, esperienza e serenità, da stimato opinionista tv (ESPN), parla al meglio al mondo anglosassone, da ex giocatore, gli fornisce informazioni e dritte giuste. […] Cahill è impressionato e insieme preoccupato dal “self control” del primo numero uno del mondo italiano del tennis durante questi sei mesi di diatribe procedurali dietro le quinte. Addirittura giovedì, durante il torneo di Cincinnati, Jannik è rimasto sei ore e mezza in conference call per seguire passo passo la vicenda-doping. «Se non sei un suo fan non noti grande differenza negli ultimi due mesi perché sta ancora giocando bene. Ma il linguaggio del corpo e l`entusiasmo sul campo sono cambiati», suggerisce il super-coach pensando alla doppia guerra di un fenomeno pur sempre di 23 anni. […] Intanto, dopo due anni, il team Sinner perde pezzi importanti come il preparatore atletico, Umberto Ferrara, e il fisioterapista Giacomo Naldi. Ma Jannik deve sostenere come se niente fosse gli sguardi inquisitori della gente e le cattiverie dei colleghi, la prima conferenza stampa ufficiale di oggi a New York e la Spada di Damocle del ricorso Wada. L`ente supremo antidoping crederà alla tesi – sposata dal tribunale indipendente Sport Resolutions – che il mago dei muscoli e anche dietologo ha passato lo spray al Clostebol al massaggiatore, che aveva un dito ferito, che ha trasmesso la sostanza vietata all`atleta, che era ignaro di tutto e nulla poteva? […]
