Forse le energie mentali dovrà consumarle ancor di più in questa fase. Jannik sicuramente si è messo alle spalle il periodo più complicato, ma non ha fatto i conti con i risvolti dell’opinione pubblica anche forzata da tennisti in cerca d’autore, e da stampa in preda alla voglia di strappare click a non finire. Conoscendo i suoi valori autentici, facile immaginare la sua sofferenza per le numerose dichiarazioni denigratorie nei suoi confronti.
La notizia della positività di Sinner e della relativa sentenza di non colpevolezza arriva nella settimana che conduce all’ultimo Slam dell’anno. Lo US Open sarà un banco di prova fortissimo per la tenuta mentale dell’altoatesino.
Le discussioni prolificano. In Germania parla l’esperto di doping Fritz Sörgel che mina la realtà dei fatti. Egli contesta la spiegazione di Sinner sulla contaminazione non dovuta a sua colpa: “In ogni caso è una cosa che puzza da morire – ha detto Sörgel a Sport1. “Questo metodo con la scusa che viene assorbito attraverso la pelle viene utilizzato sempre più frequentemente. E ora c’è un altro caso”.
Sörgel ha chiesto alla WADA, l’agenzia mondiale antidoping, di agire. “Secondo me la questione non è chiusa – ha detto il farmacista e farmacologo tedesco – ed è una constatazione chiara”. La WADA ha tempo fino al 6 settembre per poter fare ricorso e la Deutsche Presse-Agentur ha appunto domandato all’Agenzia se sarà presentato: “Esamineremo attentamente” è stata la risposta.
Ma c’è un precedente che rinforza la linea adottata dall’ITIA nei confronti dell’attuale n. 1 al mondo: Marco Bortolotti (qui intervistato in esclusiva da Ubitennis) risultò anch’egli positivo al Clostebol (qui spieghiamo cos’è la sostanza che ha messo nei guai Jannik). Pensate un po’, anche Bortolotti – ex numero 355 – è stato assolto a seguito delle spiegazioni fornite dal giocatore italiano all’ITIA, ritenute credibili e soddisfacenti per non incorrere in una squalifica.
“Il clostebol comporta automaticamente un’interdizione da due a quattro anni. Non c’è modo di evitarlo”, ha concluso Sörgel (il quale sembra dimenticare l’esistenza dei processi). Che le cattiverie siano per Sinner la leva per sollevare gli Stati Uniti d’America.