Per ora, un’estate americana da incorniciare quella di Mattia Bellucci. Il tennista azzurro, vittorioso in 14 degli ultimi 17 incontri, ha offerto l’ennesima prova di carattere. Al secondo turno delle qualificazioni per lo US Open ha sconfitto 7-5 6-2 l’argentino Federico Agustin Gomez, numero 178 ATP. Sono bastati settantasei minuti a Mattia per aggiudicarsi il terzo scontro, su altrettanti match giocati, con il sudamericano. Statistiche da aggiornare quindi con il 15esimo successo nelle ultime 18 partite disputate.
Non si era però messo bene il match nei primi minuti. Gomez si dimostra subito propositivo in risposta, brekkando il nostro portacolori nel quarto gioco. Poi 4-1 e 5-2 sempre in favore dell’argentino. Qui, Bellucci si ribella: annulla set point e si riprende la battuta alla seconda occasione. Gomez, scosso, finisce per farsi strappare il servizio nuovamente e l’azzurro è abile nel chiudere il parziale 7-5. La seconda frazione è un dominio tricolore. Break in avvio per il numero 102 ATP, che raddoppia pochi minuti dopo fino a sigillare la contesa 7-5 6-2.
Straordinario l’88% di punti vinti con la prima da parte di Bellucci, che in risposta alla seconda dell’avversario è stato particolarmente aggressivo. Infatti, Gomez finirà il match con un 32% di conversione con la seconda di servizio, oltre che con 8 doppi falli. Prossimo e ultimo impegno per l’italiano il polacco Kamil Majchrzak, capace di sconfiggere 6-1 6-4 la 26esima forza del seeding cadetto, Daniel Elahi Galan. Per Mattia l’unico main draw Slam mancante si fa sempre più vicino. Così come la top 100.
Finisce il torneo per Luca van Assche, decima testa di serie del tabellone cadetto. Il transalpino si deve arrendere al moldavo Radu Albot, che la scampa dopo più di due ore con il punteggio di 6-2 0-6 6-4. Non trova fortuna neppure il connazionale Titouan Droguet – l’anno scorso protagonista in questo evento con la vittoria al primo turno su Lorenzo Musetti -, eliminato dopo due ore e mezzo di tennis, con lo score di 3-6 7-5 6-3, dal sempre pericoloso canadese Gabriel Diallo. Si continua tra i sentieri francesi con il derby vinto da Antoine Escoffier sull’esperto Benjamin Bonzi. Quest’ultimo, 24esima forza del seeding delle qualifiche, disputa due set di alto livello per poi crollare nel set decisivo (5-7 7-6 6-1 per Escoffier).
Ennesimo francese che saluta, Pierre-Hugues Herbert, 32sima testa coronata. Maxime Cressy lo supera 6-1 3-6 7-6(10) annullando un match point d’oltralpe per poi terminare l’incontro con 12 ace e 17 doppi falli. Numeri regolari per uno come lui. Saluta l’impianto il tennista di casa J.J. Wolf, incapace di ritrovare il tennis che lo ha portato in top 40 ATP. È (ancora) un francese a farsi avanti, ossia Quentin Halys, 17esima testa di serie. Il punteggio in suo favore è 6-3 7-6(4). Termina anche l’avventura di Borna Gojo, estromesso con un doppio 6-4 dal cinese Yunchaokete Bu, 21sima forza del seeding. Il croato, capace di raggiungere gli ottavi di finale lo scorso anno, finirà quindi per sprofondare in classifica ben oltre la 400esima posizione. Lui che ora è numero 203 ATP con un best ranking di numero 72.
Tra i giovanissimi ecco Joao Fonseca, a caccia del primo tabellone principale in uno Slam. Il classe 2006 brasiliano si sbarazza di Calvin Hemery (per la cronaca, francese pure lui) con un solido 6-4 6-3 senza mai offrire palle break. Terminano la carrellata di incontri la promessa giordana Abedallah Shelbayh, sconfitto da Mitchell Krueger per 3-6 7-5 6-1, e il vincitore delle Next Gen ATP Finals Hamad Medjedovic, abile nello sconfiggere il croato Duje Ajdukovic con lo score di 7-6(4) 3-6 6-1.