Si pensava che la quinta edizione del “Città di Trieste”, torneo Challenger con montepremi di 120.950 euro organizzato dalla Tennis Events FVG sui campi in terra battuta del TC Triestino, sarebbe stata una questione tra Francia e Italia, con ben quattro transalpini tra le teste di serie, guidati dall’ex top ten Richard Gasquet, n. 1 del seeding, e tredici italiani nel main draw, a partire dal finalista della passata edizione e vincitore nel 2022 Francesco Passaro, tds n. 2, per proseguire con nomi noti come Marco Cecchinato e Stefano Travaglia.
Invece non è andata assolutamente così. Usciti subito i due principali favoriti (Gasquet per mano di Ruggeri, che già al Challenger di Milano di qualche settimana fa aveva eliminato un altro giocatore dal passato glorioso come Ramos-Vinolas, e Passaro ad opera dell’altro connazionale Dalla Valle), anche il resto del plotone franco-italiano non ha fatto molta strada: sono arrivati ai quarti solo la tds n. 3 francese Droguet e gli italiani Maestrelli e Dalla Valle.
Il torneo è rimasto comunque una questione… latina, con una sfida tra America del Sud e penisola iberica in semifinale ed un ultimo atto tutto sudamericano, dopo la vittoria del cileno Tomas Barrios Vera sulla tds n. 8 spagnola Roca Batalla e quella dell’argentino Federico Gomez, entrato in tabellone come alternate, sul portoghese Rocha. Con i favori del pronostico che andavano a Barrios Vera, anche se il 26enne tennista di Chillan dopo aver iniziato l’anno alla grande, entrando per la prima volta tra i top 100, ha poi accusato il passaggio nel circuito maggiore, non ottenendo grandi risultati. E scivolando di conseguenza in classifica, considerando che invece lo scorso anno in primavera hanno aveva fatto benissimo a livello Challenger (2 tornei vinti).
La finale invece è stata dominata da Gomez, che diventa così il secondo tennista argentino a scrivere il suo nome nell’albo d’oro del torneo triestino dopo Thomas Etcheverry, vincitore nel 2021.
Un ultimo atto a senso unico, dicevamo, quello andato in scena sul campo centrale del TC Triestino, con spalti gremiti nonostante il gran caldo. Nel primo set, ottenuto subito il break, Gomez non si è voltato più indietro, chiudendo per 6-1 in meno di mezz’ora di gioco. Il secondo parziale iniziava sotto il segno di un maggior equilibrio, ma nel sesto gioco il 27enne argentino strappava nuovamente il servizio all’avversario, consolidando il vantaggio tenendo la battuta a zero. Nel game successivo Barrios Vera cercava di allungare il match, annullando tre match point prima di capitolare al quarto e cedere per 6-2, dopo solo un’ora e 11 minuti di partita.
Gomez conquista così il suo secondo torneo Challenger in carriera a meno di un mese dal primo, la vittoria (da qualificato) sui campi dell’Aspria Harbour Club di Milano. Con il successo triestino, ottenuto senza perdere un set in tutto il torneo, il tennista argentino da lunedì entra per la prima volta tra i primi 200 al mondo. Un grandissimo risultato. Ancor di più pensando che solo quattro anni fa, durante la pandemia, Gomez aveva deciso di abbandonare l’agonismo per dedicarsi all’insegnamento, prima di ritornare sui suoi passi a fine 2021.
