[1] J. Sinner b. M. Kecmanovic 6-1 6-4 6-2
A vedere come è stata gestita questa partita di terzo turno da Sinner si potrebbe pensare che il team dell’altoatesino avesse una prenotazione in qualche ristorante del West End, oppure una mezza idea di andare a un late show in qualche club, perché Jannik si è sbarazzato del malcapitato Miomir Kecmanovic con una fretta cha ha ricordato più le Seles e le Graf dei bei tempi che i grandi campioni del tennis maschile dell’ultimo decennio.
Una vera esecuzione, durata poco più di un’ora e mezzo, che non ha lasciato spazio ad alcun dubbio sulla forma di Sinner in questo torneo. È apparso subito chiaro che Kecmanovic non aveva davvero le armi per opporsi al n. 1 del mondo: il suo gioco è sostanzialmente simile a quello di Sinner, ma fa tutto un po’ meno bene. Il risultato è stato solamente una logica conseguenza.
LA PARTITA – Il primo set riesce nella non semplice impresa di incastrarsi quasi perfettamente tra la fine dei tempi supplementari di Spagna-Germania a Stoccarda e l’inizio di Francia-Portogallo ad Amburgo: 21 minuti, 24 punti a 8, un domino completo di Sinner che prevedibilmente sul flipper da fondocampo è decisamente superiore a Kecmanovic.
Il serbo parte meglio nel secondo set, almeno al servizio, annulla una palla break sull’1-1 con un rovescio vincente, ma il suo problema è la risposta. Sinner non concede più di un punto a game sui propri turni di battuta, almeno fino a quando non va a servire per il set sul 5-4. In quella circostanza Kecmanovic arriva sul 30-30 vincendo due begli scambi, ma Sinner chiude il set con due servizi vincenti portandosi avanti per due set a zero in soli 62 minuti.
Il serbo prova a fare qualche cambiamento nel barrage di colpi da fondocampo, in particolare con il rovescio tagliato in cross, ma Sinner è troppo bravo ad aggiustare i colpi e il suo rovescio lungolinea è sempre mortifero
L’accelerazione di fine secondo set si prolunga anche nell’ inizio del terzo: dal 4-3 Kecmanovic, cinque giochi consecutivi, 21 punti a 8, lanciano Sinner sul 2-0 nel terzo set, facendo partire il conto alla rovescia per la cena.
Nonostante uno smash tirato sui piedi che in uno sport di squadra avrebbe richiesto un cabaret di paste al successivo allenamento, Sinner si lancia sul 5-1, trova il tempo per concedere l’unica palla break del match (salvata con un diritto incrociato in corsa che avrà fatto sobbalzare Sampras nella sua casa californiana) e in un’ora e 36 minuti la pratica terzo turno viene archiviata.
Al prossimo turno Sinner attende il vincitore del match rimandato a sabato a causa della pioggia tra Denis Shapovalov e Ben Shelton.
