Maxime Janvier, numero 225 ATP, ha raggiunto il risultato più importante della carriera: qualificazione al tabellone principale di Wimbledon. La sua felicità è evidente ma forse non per il motivo per cui ci si aspetterebbe. Infatti, le esultanze del tennista francese dopo le vittorie con Nava e Mpetshi Perricard fanno capire che ci sono questioni molto pratiche nella testa di questo giocatore.
“Per i soldi! Solo per i soldi!” e “La casa! La casa!” sono le parole del 27enne, e il riferimento evidente è al prize money conquistato grazie ai due turni del tabellone cadetto. Sì, perchè per un giocatore come Janvier gli oltre 70.000 euro guadagnati fanno una grande differenza.
“Non ho detto niente di male, è la verità“, dichiara il francese intervistato da L’Equipe. “Quando ero più giovane, per molto tempo, ho avuto una passione per lo sport. Oggi trovo il tennis molto ingiusto” prosegue, “non eri lì quando ero tutto solo in Kazakistan, con un deficit di 4000 euro, senza nessuno con cui parlare… Se non vinci partite, non sei nessuno”.
Maxime Janvier frequenta abitualmente i circuiti ITF e Challenger, dove già l’indiano Sumit Nagal aveva fatto notare non ci sono giocatori che fanno la vita dei Djokovic o Alcaraz. “Quando tutto va bene, quando sei Zverev, Alcaraz, ovviamente ami il gioco“, aggiunge il francese, “Musetti che dice che è appassionato di questo sport… Mi fanno ridere questi ragazzi. Giochi molto bene a tennis, bravo a te, ma non hai vissuto male, ti hanno dato wild-card… Non sono andati nei posti più remoti del Kazakistan. E gli è andata bene”