La gara d’andata è stata caratterizzata da un clima di rispetto e sportività. Sarà così anche domenica ed una colonia di catanesi ed ex rossazzurri tra le fila del Paternò contribuiranno a rendere la sfida col Catania più interessante. A cominciare da Ciccio Pannitteri, attaccante del Catania in C2 nel 1996 e autore di 11 […]
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La gara d’andata è stata caratterizzata da un clima di rispetto e sportività. Sarà così anche domenica ed una colonia di catanesi ed ex rossazzurri tra le fila del Paternò contribuiranno a rendere la sfida col Catania più interessante. A cominciare da Ciccio Pannitteri, attaccante del Catania in C2 nel 1996 e autore di 11 reti, oggi Direttore Generale del Paternò.
Si aggiunge il Presidente Ivan Mazzamuto, che confida agli amici: «Catania è nel mio cuore, sono un tifoso da anni, per un giorno dovrò dimenticarlo» (fonte La Gazzetta dello Sport). Inoltre ha un legame di parentela con Stefania Sberna, scomparsa due anni fa: per trent’anni fu lei “la speaker del Catania annunciando i gol più importanti della storia recente”.
Ad allenare il Paternò da qualche settimana è Giovanni Campanella, originario del quartiere catanese Picanello, che nelle ultime cinque gare ha perso una sola volta. “Ha un precedente contro il Catania che è passato alla storia: nel 1995 guidava il Gravina e affrontò proprio il Catania del presidente Angelo Massimino che era stato defenestrato dalla C1 e aveva cominciato a scalare le categorie addirittura dall’Eccellenza. Vinse il Gravina di Campanella con un gol del fratello Pompeo”, riporta il quotidiano.
“Il vice allenatore Angelo Sciuto, ex giocatore del Catania proprio in quel 1995, poi è stato il vice di Cucchi nell’anno del salto in C1 e storico vice di Pasquale Marino nella stagione del ritorno in A datato 2006”. Inoltre Campanella ha in squadra “i catanesi Fichera, Messina, D’Amore, Cozza, Santapaola, Dadone, Disfefano”. Tanti calciatori e dirigenti nati a Catania o transitati dal club oggi capolista in D.
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