La banda delle cantine assalta la Bottega Spa e mira alla cassaforte. Ma i sistemi di sicurezza reggono e il colpo va a vuoto. La nottata del 30 ottobre è scattato l’allarme nella nota azienda vitivinicola di Bibano.
In azione almeno due banditi, che sono stati filmati dalle telecamere di videosorveglianza. Fuori ad attenderli si trovava con ogni probabilità almeno un altro complice che faceva da palo. I ladri hanno fatto irruzione nello stabilimento, si sono portati verso gli uffici e hanno cercato il forziere.
Ma hanno dovuto desistere e scappare con l’allarme entrato in funzione. Non si sono registrati ammanchi, però ai danni si somma il timore di essere stati violati nella propria attività e di finire ancora nel mirino della criminalità.
«Chi delinque deve lavorare gratis per costruire carceri», la proposta choc di Sandro Bottega arriva a livello nazionale. Il titolare della nota cantina, conosciuta in tutto il mondo non solo per le bottiglie di Prosecco, ma anche per i suoi store Prosecco bar, in seguito all’accaduto lancia un appello alle istituzioni.
«Mi permetto di entrare in un argomento che non mi compete come è quello della giustizia, ma che quando mi vede vittima di un furto e di un’effrazione, mi compete eccome», premette Bottega. «La certezza della pena è importante – osserva – come lo è allo stesso modo la certezza di avere delle forze dell’ordine e degli addetti alla vigilanza con le adeguate risorse per poter svolgere il proprio lavoro. Dando per scontato che le forze di polizia siano senz’altro competenti, non resta che pensare che non abbiano i mezzi adeguati e dunque è li che gli sforzi del governo devono andare».
L’assalto da Bottega è l’ultimo episodio in ordine di tempo, di decine di intrusioni in aziende agricole del territorio tra il Valdobbiadenese e il Coneglianese. «La certezza della pena purtroppo in Italia è l’altro grande problema, immagino perché non ci sono carceri sufficienti, ma anche perché ci sono giudici o parti politiche che vedono le vittime come colpevoli – Bottega condivide un pensiero di molte persone –. In definitiva chi commette reati contro il patrimonio, in alcuni contesti viene considerato una vittima del sistema. Spesso, i criminali vengono resi liberi dopo poche ore dal loro arresto e questo non è accettabile, democrazia e giustizia devono andare di pari passo».
La sua proposta è di mettere al lavoro chi delinque, perché siano loro stessi a costruirsi le celle. «Vanno costruite carceri che possano ospitare tutti i condannati, anche chi deve scontare un solo mese di condanna, senza condoni di nessun genere – dichiara l’imprenditore –. Le carceri vanno costruite dai detenuti stessi che devono lavorare gratuitamente per la società, per ripagare il loro sostentamento e le malefatte che hanno compiuto. Non ci sono altre verità, altre soluzioni o altre interpretazioni».