Berco, azienda specializzata a livello mondiale nella produzione di sottocarri, ha annunciato esuberi e revisione del contratto integrativo. Sono 550 i lavoratori che rischiano il posto di lavoro tra la sede di Copparo in provincia di Ferrara che conta circa 1.200 dipendenti e quella di Castelfranco con circa 150 operai.
«La nostra priorità è salvaguardare il futuro dell'azienda e, con esso, quello della maggior parte dei nostri collaboratori. Restiamo disponibili a valutare proposte e soluzioni che possano ridurre l'impatto di queste decisioni, e siamo pronti a esplorare tutte le vie possibili per gestire questa fase delicata nel modo più responsabile», spiega l'azienda in una nota.
Nello stabilimento ferrarese si parla di 480 esuberi da attuare, questa la richiesta dell'azienda, in tre mesi. I sindacati parlano di richiesta inaccettabile.
«Siamo aperti al dialogo - ha detto Stefano Bondi, segretario della Fiom-Cgil di Ferrara - ma contrari al modo e ai tempi in cui si propongono questi nuovi esuberi». Poi ha aggiunto: «Proponiamo l'applicazione dei contratti di solidarietà e gli atri ammortizzatori sociali da qui a un anno. Sappiamo che tante aziende subiscono le conseguenze delle tante crisi aperte in Europa e nel Medio Oriente, ma non si può accettare che ne paghino le conseguenze sempre i lavoratori».
Venerdì 11 ottobre le parti si incontreranno.