«Volavano tavoli e bicchieri, una cosa del genere non l’ho vista mai: ci siamo dovuti barricare nel locale per evitare il peggio».
Fabio Bortolotto, titolare del Bar Giorgione, riassume così la mega rissa che è avvenuta all’esterno del suo locale nella notte tra sabato e domenica e che ha coinvolto decine di persone.
Otto gli identificati, e per qualcuno scatteranno denunce e Daspo urbano.
Tutto è partito da complimenti non proprio galanti da parte di un ragazzo nei confronti di una ragazza di 18 anni che assieme al padre e alla sorella ventenne era nel locale Castelli in Aria, alle spalle di piazza Giorgione: il genitore non ha per nulla gradito e sono cominciate le offese.
Vista la situazione e temendo che, come poi è successo, questa degenerasse, i gestori li hanno invitati ad andarsene.
Ma il regolamento di conti si è spostato solo di qualche metro e chiamando a raccolta spalleggiatori da una parte e dall’altra: lo scontro è avvenuto davanti al bar Grappolo d’Oro, ma presto ha coinvolto anche il locale confinante, il bar Giorgione appunto. «Ad un certo punto si è scatenato l’inferno», racconta Bortolotto, «anche un gruppo di persone che era nel mio plateatico ha cominciato a dar man forte ad uno dei due gruppi. Una cosa del genere, in trentacinque anni che sono qui non l’ho mai vista, volava di tutto».
Poi il coinvolgimento suo malgrado del Bar Giorgione: «Uno o due ragazzi si sono rifugiati da me, ma erano rincorsi da altri. Siamo riusciti a chiuderci dentro: se non lo avessimo fatto non so come sarebbe finita».
Da qui sono stati chiamati i carabinieri e tre pattuglie del nucleo radiomobile di Castelfranco sono piombate in piazza, con un fuggi fuggi generale. Danni al locale non ce ne sono stati: «La situazione ha visto scappare diversi avventori senza pagare, qualcuno è tornato dopo, altri li attendiamo. Più che comprensibile che siano scappati: bisognava esserci per capire che tutti rischiavano grosso».
Per Bortolotto, ma anche per gli altri gestori dei locali che si affacciano su piazza Giorgione si è trattato di un caso isolato: «La situazione è generalmente tranquilla e lo dice uno che chiude molto tardi alla notte. Per fortuna possiamo contare sui carabinieri che intervengono sempre subito se qualcosa non va. Magari l’ubriaco un po’ molesto. Ma una rissa di quelle proporzioni, non l'avevo mai i vista».
La cosa però non si è conclusa con l’arrivo dei carabinieri: il padre, 52 enne e la figlia 18enne hanno dovuto ricorrere al pronto soccorso per i calci e gli schiaffi ricevuti, ma sono stati dimessi.
Identificata anche l’altra figlia che era con loro, ma anche due giovani di Resana di 24 e 27 anni, indicati in prima istanza come gli aggressori (e uno di loro pare sia piuttosto noto per le sue esuberanze in piazza), insieme ad tre persone, individuate attraverso la videosorveglianza. Otto dunque identificati, e al momento nessuna denuncia, anche se dovrebbero arrivare nelle prossime ore.
La lista potrebbe allungarsi a seguito delle indagini, e arriveranno dei Daspo urbani.