Sorpresa a Milies: dopo 50 anni torna il mais. Si riscoprono le proprie origini, si piantano nuove radici nel piccolo borgo incantato e suggestivo sopra la valle di Stramare e compreso tra il monte Doch-Cesen e il Grappa dove il tempo sembra essersi fermato.
È trascorso mezzo secolo quando le ultime coltivazioni di mais davano sostentamento agli abitanti del borgo. Poi con l’avvento delle industrie, la frazione si è spopolata quasi del tutto.
Stregati dalla sua bellezza, l’antico borgo è stato riscoperto, grazie all’associazione culturale Borgo Milies, dai tantissimi turisti ma anche da un gruppo di residenti che non hanno dimenticato le proprie origini riportando in paese l’antica piantagione del mais.
L’impegno in particolare di Adriano Zanatta, infermiere in pensione, storico dell’arte molitoria e collezionista rurale, ha dato vita nei campi di Milies di proprietà della residente Mirella Stramare, a una piccola coltivazioni di varietà di mais Storo, Marano e Spuncio.
«Tutto è iniziato con la richiesta di un caro amico che ho colto al volo» racconta Zanatta, «coltivare ad altezze così elevate non è semplice però abbiamo voluto tentare». Nella sua casa museo di Vedelago, il 73 enne vanta una collezione di oltre 5 mila pezzi di oggetti rurali e diversi mulini in pietra anche provenienti dall’estero. Ha raccolto pezzo dopo pezzo per ricostruire un vecchio mulino che ora viene utilizzato per macinare il mais.
«A Milies ci vivono poche persone» spiega l’ex infermiere, «molti sono turisti o tanti hanno una casa dove trascorrono i fine settimana o periodi di vacanza ma l’aver riportato nel borgo piccole piantagioni di mais è stata una vera e propria sfida». Tra fine mese e l’inizio di novembre il mais verrà raccolto e poi si proseguirà con la macinazione.
Per la frazione si tratta di un vero e proprio evento, una celebrazione di antichi sapori e tradizioni che non si dovrebbe perdere e dimenticare. La presidente dell’associazione culturale Borgo Milies, Luigina Zucchetto Daberkow ha annunciato «Grazie all’impulso di Adriano è tornato il Cinquantino (varietà di mais ndr) e verso Natale il laborioso Adriano lo macinerà come da tradizione».