Più o meno come a Ponzano, solo che questo è campionato, non una amichevole. Treviso lavorata ai fianchi nel primo tempo, poi stesa nel secondo, finito 48-31. Risultato inappellabile, anche se lo strappo di Trapani è avvenuto grazie (anche) a qualche decisione arbitrale quantomeno discutibile. Stesse proteste di Trapani contro la Virtus una settimana fa: la ruota gira. Resta però una prestazione insufficiente di squadra e individualmente pure pessima: contro un avversario così, se te ne mancano appena un paio sono dolori.
Peccato davvero, il successo del derby aveva risvegliato entusiasmi sopiti, ieri sera si è tornati un po' sulla terra. Può essere un bene, l'importante ora è tornare a lavorare con convinzione. Il primo allungo (+5) è firmato da Harrison-Olisevicius. Al secondo fallo di D’Angelo è il momento di Macura allorchè nascono storie tese fra Bowman e Robinson: tecnico per entrambi. In un mare di imprecisioni e nervosismo ci vuol poco per ribaltare tutto, nella fattispecie due bombe di Alibegovic, a cui Mazzola lascia troppo spazio. Nel secondo quarto si vedono i 218 centimetri di Tibor Pleiss, sempre un po’ legnoso il lungagnone teutonico, ed allora la Nutribullet piazza un 6-0 sfruttando la verve di Mascolo, sfebbrato: ora la manovra sembra più sciolta. La tripla di Mazzola vale il +7 ma subito dopo ecco il terzo tecnico, stavolta a Vitucci, la cui grinta è la stessa che riesce a trasmettere alla sua squadra, davvero efficace in difesa, dove però paga in termini di falli: 4 a zero a metà quarto. Treviso però resta sempre davanti, anche per la verve e la faccia tosta dell’appena entrato, baby Torresani, il quale spara una tripla in faccia a Notae che fa venir giù il Palaverde.
Partita in verità sempre sull’orlo di una crisi di nervi però agonisticamente attraente, insomma una bella battaglia, con adesso lo small ball di TvB che vede in campo con Paulicap praticamente quattro esterni. La scelta paga qualcosa naturalmente in difesa e, inevitabilmente, quando è tempo dell’intervallo lungo, il punteggio torna molto stretto, anche per la perdurante latitanza di Paulicap, ancora fermo a zero punti e con tre perse. E gli Sharks tornano davanti ad inizio di terzo quarto con le triple di Yeboah e Petrucelli: 41-45.
Contatti trapanesi non fischiati rischiano a Vitucci, sempre più agitato, di beccare l’espulsione, ad Harrison invece il quarto tecnico, in una serata sempre più nervosa, dove Trapani dimostra di trovarsi sicuramente più a suo agio: 54-45 al 25’ con il 2/2 di Notae. Sale la pressione di Trapani e quella, nervosa, dei trevigiani, che non trovano più una conclusione pulita. Ed alla fine, all’ennesimo contatto impunito da una triade di arbitri, diciamo, poco in forma, a Vitucci arriva il secondo fallo e quindi l’espulsione. A Morea l’arduo compito di mettere un po’ d’ordine in una squadra fuori giri. Qui, sul -12 si mette davvero male: 4 punti segnati da TvB in 6 minuti… Ma non è certo colpa degli arbitri se la Nutribullet va nel pallone: lo 0/2 di Bowman dalla lunetta (27’) è indicativo. Non che i nostri non ci provino (-9) ma c’è sempre troppa frenesia e poca lucidità. Ed i lunghi latitano: Alston aveva iniziato benino per poi sparire, il “Polpo” davvero non s’è mai visto.
Riemergono i difetti visti a Mestre, palle perse e pochi rimbalzi difensivi: il 2+1 di Pleiss, quello del -16 al 33’, suona già come una sentenza, Nutribullet al tappeto e non si rialza più, gli Sharks azzannano impietosi a suon di bombe ed il divario è pure punitivo, anche se realistico.