Lo ha trovato la sorella Eugenia, esanime sul pavimento della sua abitazione dov’era pesantemente caduto. Il personale sanitario lo ha subito trasportato all’ospedale, ma non c’era più nulla da fare.
Il malore, verosimilmente un infarto fulminante, aveva stroncato Uberto Monti, rampollo della celebre dynasty di Varago che ha scritto una grande saga imprenditoriale del tessile.
Aveva solo 51 anni, Uberto, e da tempo viveva a Poggio Gobbo, in località Grilli di Gavorrano (Grosseto).
Una scelta controcorrente – fatta anche dalla sorella Eugenia, che vive in un altro comune toscano poco distante ed è chef – per crearsi una dimensione tutta sua.
Da almeno vent’anni Uberto, sulle colline grossetane, aveva scelto di diventare artigiano tuttofare – dal falegname all’idraulico – e poi meccanico specializzato nella riparazione delle Vespe, la sua grandissima passione, o meglio un autentico “culto”.
Lo scorso anno aveva accusato problemi di salute, ma sembrava tutto alle spalle.
Vasto il cordoglio in città, dove la notizia è arrivata in questi giorni come un fulmine. A cominciare dalla piazza che l’aveva visto protagonista negli anni giovanili. Aveva studiato al liceo Artistico, per assecondare il suo talento creativo e la sua spiccatissima manualità.
Inconfondibili i suoi grandi occhi azzurri, il suo spirito, la sua giovialità contagiosa.
Lascia i fratelli Valerio ed Eugenia, ed Andrea, e tutti gli amici che gli hanno voluto bene, qui a Treviso ed in Toscana. Le esequie di Uberto Monti sono già state celebrate.