Fino all’ultimo battagliero, attivo, curioso e competente lettore del mondo e della realtà, forte dei suoi studi e di una visione del mondo coerentemente ancorata ai valori delle fede e della testimonianza.
Ma l’altra sera, al Ca’ Foncello il suo cuore ha infine cessato di battere: don Gino Perin è mancato ad 88 anni.
È stato un parroco che ovunque ha prestato servito ha lasciato tracce profonde. Impegnato, sempre schierato calla parte degli ultimi, attivissimo, aveva formato una leggendaria triade con don Franco Marton e don Lino Pellizzari all’Immacolata di Treviso, dal 1972 al 1987 prima di passare a Fontane di Villorba, ed infine a San Donà, arciprete, dove era infine andato in pensione nel 2013.
Ed aveva preso servizio alla casa di riposo di Vedelago, per passare poi alla casa del Clero.
Si era laureato in Sociologia alla Gregoriana, ed aveva incarnato nella missione le sue competenze.
All’Immacolata erano il “trio dei fra-gi-li” (dalle prime lettere dei loro nomi), e presto, guidando la comunità nata dalla scissione di Santa Bona, si attirarono le ire di benpensanti e conservatori. Sono stati per anni e anni i “preti rossi”.
«Ma era in realtà, come gli altri due, il parroco della gente e del popolo, sempre presente», dice chi ha vissuto gli anni dell’Immacolata «Venivano anche da altre parrocchie, all’Immacolata, perché davvero lui, Franco e Lino incarnavano il messaggio conciliare».
E poi l’instancabile impegno sociale, per la comunità: a cominciare dalla prima coop con le Acli per aiutare i disoccupati.
I funerali, presieduti dal vescovo mons. Michele Tomasi, si svolgeranno mercoledì 11 settembre 2024 alle 15.30, nella chiesa parrocchiale di Vedelago.