Il gruppo criminale avrebbe fatto ottenere più di 500 permessi di soggiorno temporanei per motivi di lavoro tramite documenti falsi, con la complicità di dipendenti pubblici e dietro il pagamento di somme fino a 5 mila euro da parte dei migranti extracomunitari
Fornivano droga, in particolare oppio, ai braccianti impiegati sui campi per alleviare la fatica e permettergli di portare a termine i turni massacranti cui erano costretti. Sono finite in manette in un nuovo blitz anti-caporalato della guardia di finanza 5 persone, quattro cittadini indiani e un...