“Lui ha vissuto, vive e vivrà sempre in noi e con noi”. Con un post su Instagram Salvo Riina, figlio terzogenito del capo dei capi della mafia siciliana rende omaggio al padre, morto nel carcere di Parma il 17 novembre del 2017. Un post che ha già raccolto oltre 430 like (‘Mi piace’, ndr.) e decine di commenti. “Un grande uomo con i veri valori della famiglia. Ognuno di noi combatte la propria guerra per la sua famiglia”, “Grande uomo, non ne nascono più come lui“, “credo che sia giusto che ogni figlio rispetti il proprio padre. Qualsiasi cosa bella o brutta che sia che abbia fatto, ma il papà rimane sempre il papà” scrivono alcuni utenti.
Lo stesso post è stato pubblicato anche sulla pagina Fb di Riina, dove al momento ha superato i 600 like con oltre 160 commenti.
Non ci sta la presidente della commissione Antimafia, Chiara Colosimo, esponente di FdI. “Lo Stato – sottolinea – ha vinto, Riina ha perso. Un uomo che si è contraddistinto per ferocia e malvagità; ha seminato tanto di quel sangue che nessuna ‘nostalgia’ potrà mai cancellare. ‘Totò è stato battuto’; e di lui non resta che il ricordo di un uomo in fuga,solo e braccato, che alla fine si è dovuto arrendere alla morsa degli inquirenti e delle forze dell’ordine che gli davano la caccia”.
Il figlio del vecchio padrino corleonese, che si è sposato lo scorso giugno con una spagnola, festeggiando a Corleone, ha scontato una condanna a 8 anni e 10 mesi per associazione mafiosa, riciclaggio ed estorsione. Uscito dal carcere ha vissuto tra il Veneto e l’Abruzzo, ammesso al regime di affidamento ai servizi sociali, un percorso fatto con l’Associazione famiglie contro la droga, ha terminato gli studi e si è laureato. Nel 2023 è rientrato a Corleone. Il fratello di Salvuccio, Giovanni, 48 anni, arrestato nel 1996 è all’ergastolo per mafia, omicidi ed estorsione. Lo scorso Ferragosto un altro post di Riina jr sempre su Instagram sollevò polemiche perchè la didascalia della foto diceva: “Buon Ferragosto a tutti voi da via Scorsone 24, 90034, Corleone”. La via Scorsone, dove storicamente risiede la famiglia Riina, dal 2018 è stata rinominata via Cesare Terranova in memoria del magistrato ucciso dalla mafia a Palermo insieme al suo collaboratore Lenin Mancuso.
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