Le nuove sanzioni per Mosca arrivano direttamente dalla Finlandia, una misura che servirà come risarcimento per la società energetica ucraina Naftogaz. Lo Stato finnico ha deciso di predisporre una prima confisca di 3.326 metri quadrati nella capitale di Helsinki, su cui si trova un hub scientifico e culturale di proprietà della Russia. La notizia è stata riportata dal quotidiano finlandese Helsingin Sanomat. La prima confisca dei terreni russi è partita una settimana fa, precisamente il 24 ottobre.
Stando a quanto riportato dal sito dell’emittente radiotelevisiva finlandese Yle, la struttura russa ubicata a Helsinki fu sequestrata già nel 2023. La confisca dei terreni russi venne annullata quando si scoprì che il centro era nelle mani dello Stato russo. Poiché l’intera federazione eurasiatica non era il vero obiettivo delle sanzioni occidentali, l’azione non andò in porto. Nell’arco di un anno, la situazione sul pignoramento sembra essere però cambiata radicalmente. Tuttavia, sembra che la richiesta di risarcimento da parte della società di gas naturale ucraina Naftogaz, sia stata riesaminata ed applicata dall’autorità nazionale finlandese.
La società ucraina di Naftogaz ha richiesto un risarcimento alla Russia che ammonta a più di 5 miliardi di euro in totale. Il reclamo della società energetica è arrivato in seguito all’invasione della Crimea nel 2014. La domanda di riparazione è stata inoltrata anche in seguito alla perdita di alcune riserve di gas, condotti e magazzini da parte dell’azienda ucraina.
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