“Lo schiavo erudito” è il titolo di un pezzo che pubblicai… ebbene sì, sul Secolo d’Italia, però nel non recentissimo 1982. Allora, in quei remoti tempi, i computer personali non li aveva ancora nessuno, tanto meno io, rarissimi e, se mai, costosissimi, e anche molto ingombranti com’erano. In attesa di procurarmene uno, anni dopo, io scrissi per sentito dire, e informai i lettori che i Romani, quando avevano bisogno di un ingegnere, se lo compravano, qualche volta davvero al mercato degli schiavi; gli facevano progettare ponti che ancora durano, lo nutrivano e trattavano bene, però non lo hanno mai fatto console o senatore. Mi pareva chiaro allora, e tuttora mi pare.
Nel 2024, che i computer sono quasi preistoria e un qualsiasi telefonino funziona meglio, e contiene milioni di dati in più di tutti i computer del 1982 al mondo messi assieme, abbiamo una novità (novità per il grosso pubblico!) che è l’intelligenza artificiale; in pratica, un cervellone che accumula notizie di ogni genere, poi le rielabora; a quanto pare, anche a modo suo. Potenza dell’elettronica, la quale è intrinsecamente diversa dalla meccanica e da ogni immagina euclidea del mondo, cioè un mondo piatto su cui tracciare assi ippodamei, o se volete cartesiani. L’elettrone, e l’atomo in generale, sono una di quelle entità che trascendono la mente umana razionale; e che, mi si perdoni l’ardire, si avvicinano in qualche modo più alle dinamiche inattese dello spirito che alla bruta e inerte materia. L’atomo come lo conosciamo oggi, non quello sillogistico e indivisibile dei Greci; l’atomo che, non senza sorpresa, sembra dotato di spirito d’iniziativa e di vita propria; e ne fa uso che sfugge alla ragione umana.
Come che sia, l’Intelligenza artificiale non solo esiste, non solo è in mano agli scienziati, ma, oggi grazie a un qualsiasi cellulare da due soldi, è in mano a chiunque, purché acquisisca un poco di tecnica di come manipolarla. Come tutte le novità (1982, il computer!), l’Ia sta scatenando sia neofilia sia neofobia. La neofilia, o anche neomania, fa credere che con l’Ia creeremo prodigi tali da mutare l’esistente del cosmo; la neofobia causa paure di possibili sfracelli sia culturali sia tecnologici sia della stessa umanità. È successo dopo ogni innovazione, e il Pianeta restò sempre, più o meno, quello di prima. L’Ia è, infatti, uno strumento, lo schiavo erudito cui comandare di fare qualcosa, e la fa bene; però dubito molto che sarà lo schiavo a comandarmi cosa fare. Del resto, io sto scrivendo al computer queste modestissime righe e non su pelli di pecora, e le spedirò in internet; e apprezzo molto l’uso di tali utensili.
Nulla mi toglie dalla testa, però, che se ci fosse stata l’Ia nel 1492 alla corte di Castiglia, avrebbe dovuto lavorare con i seguenti dati: marinaio forestiero che dice di essere genovese; mappa disegnata mezzo secolo prima da un fiorentino che di acqua aveva visto solo l’Arno; tre bagnarole; equipaggi di detenuti e avventurieri; sognante idealismo della regina e greve realismo del re marito; rischio di conflitto con il Portogallo… L’Ia iberica avrebbe risposto di no, che non era proprio il caso di dar retta a Colombo. Ma Cristoforo e Isabella seguirono i loro miti, e la cosa andò a buon fine.
Come tutte le cose umane, non dev’essere, e di fatto non è, mai la tecnica a decidere; e, come insegnerebbe Platone, i filosofi devono comandare sui tecnici, e anche sui guerrieri. Ebbene, compito della filosofia è seminare dubbi; la soluzione non è suo compito: infatti, non c’è riuscita mai; però è indispensabile porre i problemi. Chissà se l’Ia si porrà mai le grandi questioni dell’esistenza, quindi l’esistenza stessa? Sarei curioso che qualcuno più esperto di me (trovarne uno, è facile) scoprisse che l’Ia, sotto qualsiasi forma, s’interroga sulla ragione della sua vita. Alla fine, è la politica che deve guidare la tecnica, e, in generale, l’economia; e l’economia, a sua volta, deve avere una finalità non economica. Quanto alla finanza, è solo la contabilità. In mezzo a tutto questo, c’è ampio spazio anche per l’Intelligenza artificiale.
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