Israele accusato di “apartheid”; il sionismo affiancato alle Ss, raddoppiando la lettera iniziale; la declamazione per cui “tutti i sionisti sono bastardi”. Sta già negli slogan gridati e nei cartelli esposti il tenore del corteo pro Pal di Udine, convocato contro la partita Italia-Israele, che si disputa stasera allo stadio “Friuli”.
“Diamo un calcio all’ apartheid. Fuori Israele dalla Fifa”, si legge nello striscione di apertura del corteo organizzato dal Comitato pro Palestina di Udine, Comunità palestinese Fvg e Veneto, Salaam Ragazzi dell’Olivo e Giovani palestinesi Fvg. Tra le bandiere della Palestina e della pace, presenti anche quelle di diversi partiti, dai Verdi al Prc, e di sindacati come Cgil. “È in corso un genocidio, non sarà una partita a farcelo dimenticare”, è uno degli slogan urlato dai manifestanti, insieme a “un unico obiettivo, boicottare Israele”, “Fifa ban Israel”. Secondo i promotori della protesta, durante la quale si sono levati anche gli immancabili slogan contro il governo, la partita sarebbe un modo per “Israele per legittimarsi e nascondere i suoi crimini”. Secondo quanto riferito dall’agenzia Ansa, prima dell’avvio del corteo vi sarebbero stati momenti di tensione tra gli stessi manifestanti, poi rientrati senza conseguenze.
L’indizione del corteo ha portato a un massiccio schieramento delle forze dell’ordine, che oltre ad accompagnare la manifestazione presidiano il centro cittadino. Un servizio rinforzato è stato predisposto per la partita, che prevede poco più di undicimila i biglietti venduti. Duecento i poliziotti e centoventi i carabinieri schierati, molti arrivati in ausilio per l’occasione, tra cinofili, Api e tiratori scelti.
L'articolo “Genocidio” e “SS”: il corteo pro Pal contro la partita Italia-Israele a Udine mostra subito il suo volto sembra essere il primo su Secolo d'Italia.