Perfino la più “gelida” sostenitrice delle ragioni di Israele, Laura Boldrini, da sempre molto vicina ai movimenti palestinesi anche più estremistici, oggi si è sentita in dovere di dire o fare o scrivere qualcosa, nel ricordo della strage del 7 Ottobre e dei 1200 ebrei ammazzati a sangue freddo da Hamas. “Un anno dopo il feroce attacco terroristico compiuto da Hamas contro cittadine e cittadini israeliani innocenti che sconvolse il mondo intero e non solo Israele, il nostro pensiero va alle famiglie delle vittime di quel giorno e agli ostaggi ancora nelle mani di Hamas. Niente può giustificare l’uccisione di donne, bambini, persone inermi, né le violenze e le torture inflitte dai miliziani”, dichiara la deputata Pd e presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
Anche Angelo Bonelli, a sua volta un ultrà della causa palestinese, ha trovato il tempo di fare una dichiarazione di solidarietà a Israele, pur con i soliti distinguo. “Un anno fa Israele e il mondo hanno conosciuto l’orrore perpetrato dai terroristi di Hamas, peggior nemico del popolo palestinese: 1200 persone uccise e 254 rapite. Oggi come allora è ferma la nostra condanna: lI 7 di ottobre si è consumata una strage drammatica di vite umane. Altra cosa è la denuncia che riteniamo legittima e che continueremo a fare delle politiche di Netanyahu che hanno portato dopo il 7 di ottobre a uccidere 41.909 persone la maggior parte donne e bambini e al ferimento di 97.300 civili e radere al suolo Gaza”, ha detto il portavoce di Europa Verde e deputato dell’Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli.
Tace, invece, la premiata ditta Salis-Fratoianni, che a metà giornata si sono ben guardati dall’aggiornare i propri social sulle commemorazioni per il 7 Otttobre. Campeggiano, ancora, proclami sulle carceri, sui fascisti, sul salario minimo, ma dei 1200 morti, nulla. Magari in serata ricaricheranno il cellulare e posteranno qualcosa, capita, lo spinotto a volte non carica se non lo si spinge fino in fondo, o magari qualcuno gli farà presente – magari Edith Bruck, scrittrice sopravvissuta ai lager che ieri ha fatto notare i silenzi della leader del Pd Schlein – che non tutto si fa, o non si fa, per i voti.
Aggiornamento: alle 14.08, buon ultimo, Fratoianni scrive: “L’orrore della strage di donne, uomini, bambini e anziani trucidati solo perché israeliani e compiuta un anno fa da Hamas non può essere dimenticata. L’insensata vendetta del governo Netanyahu non ha riportato a casa gli ostaggi, che devono essere liberati, ha provocato un’ecatombe che lascia senza fiato con oltre 40mila civili ammazzati e oltre 100mila feriti colpevoli solo di essere palestinesi”. Meglio tardi che mai. Manca solo la Salis…
L'articolo I social di Ilaria Salis tacciono sulla strage del 7 Ottobre: cellulare scarico o amnesia sui 1200 morti? sembra essere il primo su Secolo d'Italia.