Putin, 72esimo compleanno con sorpresa: hacker filo-ucraini gli rifilano il pacco di un cyberattacco “senza precedenti” che spegne le tv russe. A Mosca oggi Putin festeggia, ma nessuna cerimonia ufficiale. Anzi, come sempre, i media locali si affannano a sottolineare il fatto che il leader russo celebrerà la ricorrenza al lavoro. Del resto, il primo regalino arrivato alla sua scrivania – e non proprio a sorpresa – è un attacco definito “senza precedenti” alle tv di Stato russe. Un blitz informatico rivendicato dai pirati del gruppo anonimo filo-ucraino Sudo rm-RF, che nel giorno del compleanno di Vladimir Putin, hanno sospeso le trasmissioni online dei canali televisivi Rossiya 1 e Rossiya 24, interrompendo alcune trasmissioni online del mattino, e silenziando per un po’ la propaganda e la retorica che comunque, festeggiamenti o meno, accompagna una giornata segnata in rosso sul calendario.
Un “pacco” non proprio regalo per lo Zar, al cui danno gli hacker aggiungono anche la beffa del bigliettino “di auguri”, postando su X la rivendicazione per un “regalo” di compleanno per Vladimir Putin, che proprio oggi, come detto e arci-detto, compie 72 anni. E insomma, se non fosse stato per il massiccio attacco hacker contro il conglomerato dei media pubblici in Russia Vgtrk. E per il messaggio dall’ideologo ultranazionalista Dugin – che dice «Dio salvi lo Zar» – come sempre la ricorrenza sarebbe passata sotto silenzio. Scontata, un po’ come la postazione nella stanza dei bottoni dello Zar che, come noto, da quasi un quarto di secolo è al comando della Russia, e che con la riforma costituzionale potrebbe rimanere in sella fino all’età di 84 anni. Tutto, nonostante l’operazione speciale in Ucraina da guerra lampo si sia trasformata in una situazione bloccata, sine die.
Silenzio dunque, ma è difficile tenere la linea del low profile. E così, malgrado dispacci d’agenzia, titoli e servizi tv, puntino sul rituale festeggiamento al lavoro della più alta carica dello Stato, l’attacco hacker fa rumore e la notizia rimbalza ovunque. «Le trasmissioni online e i servizi interni sono down. Anche internet e i telefoni sono saltati. Ci vorrà molto tempo. Ho sentito che hanno spazzato via tutto dai server, incluso il back up», ha testimoniato una fonte, citata da Gazeta.ru definendo l’attacco come “senza precedenti”». E tutto mentre la Tass – accusando il contraccolpo – si affanna a ribadire che Putin solennizzerà il compleanno alla sua scrivania. Ribadendo contestualmente l’agenda pubblica dello leader del Cremlino che prevede un’apertura di giornata passata a ricevere le congratulazioni dai leader stranieri sotto forma di telegrammi e telefonate già di buon mattino.
Quindi, a tacitare il clamore dell’attacco al cuore della tv russa, ma la tempo stesso cercando di evitare di attirare inutilmente l’attenzione sul genetliaco, lo staff di Putin fa sapere che lo Zar in serata incontrerà i capi di Stato della Csi, che si riuniranno a Mosca in vista del vertice di domani. Rilanciando un lato schivo e una riservatezza che lo avrebbero portato a dire: «È il mio compleanno, non è una festa nazionale. Mi sembra immodesto esagerare l’importanza di questo evento», ha spiegato il capo dello Stato. Preferisce festeggiare il 7 ottobre con amici e parenti, coi quali – forse – poter parlare liberamente anche dell’attacco hacker che potrebbe avergli rovinato la giornata di festa, per quanto sottotono.
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