A un mese dal voto, Donald Trump è tornato sul luogo del delitto (mancato), a Butler – dove a luglio fu vittima di un clamoroso attentato – e sprona i repubblicani ad appoggiarlo per conquistare per la seconda volta la Casa Bianca con “una vittoria schiacciante” per “riprendere e salvare l’America”.
Davanti a una folla immensa, al recinto fieristico della Pennsylvania, stato chiave per la conquista della Casa Bianca, l’ex presidente ha iniziato il suo discorso con “Come stavo dicendo” e ha fatto un gesto verso una tabella sull’immigrazione che stava guardando quando è iniziata la sparatoria. La campagna di Trump ha lavorato per massimizzare il potenziale di attrazione dei titoli dell’evento, con soli 30 giorni rimasti e le votazioni già in corso in alcuni stati nella sua corsa contro la sua avversaria democratica, la vicepresidente Kamala Harris.
L’ex presidente ha arringato la folla per quasi un’ora e mezza da dietro un massiccio vetro blindato, ringrazia gli agenti del servizio segreto che lo hanno protetto (“sono dei patrioti disposti a tutto per difendere il Paese”) e ricorda il vigile del fuoco di origine italiana, Corey Comperatore, caduto sotto i colpi del giovane cecchino (definito “un mostro feroce”) che tre mesi fa lo feri’ a un orecchio prima di essere freddato dagli agenti della sicurezza. Alle 18:11 il comizio viene interrotto da un minuto di silenzio, in onore delle vittime dell’attentato e una campana suona quattro volte, una per ciascuna delle quattro vittime, compreso Trump.
“Manca solo un mese al voto: dobbiamo arrivare a quella data preparati e forti. Dobbiamo fare del nostro meglio. Dobbiamo riprenderci e salvare l’America e chiudere questi confini”, afferma dal palco da dove torna ad attaccare i nemici interni. “Il nemico esterno può essere gestito, pensiamo alla Russia o alla Cina, non saranno un problema se ci sarà un presidente intelligente. Ma se ci sono nemici all’interno, avremo un problema perché sono molto più pericolosi. Siamo alla vigilia dei quattro anni più importanti di questo paese, possono essere i più grandiosi che abbiamo mai visto o i peggiori. Sta a voi deciderlo”.
“Con la vittoria il 5 novembre – prosegue il tycoon – riscatteremo le promesse mancate dell’America e sprigioneremo il potenziale che adesso è alla nostra portata”. Il suo obiettivo, ribadisce, è quello di far nascere “una nuova età dell’oro per l’America, per la sicurezza, per la sovranità, per la libertà dei cittadini di ogni razza, colore e credo”. Trump assicura alla folla di Butler che non si arrenderà’: “Negli ultimi otto anni, coloro che vogliono impedirci di raggiungere il nostro grande futuro mi hanno calunniato, cercato di rimuovermi con un impeachment, incriminato, cercato di buttarmi fuori dalle urne, e chi lo sa? Forse hanno anche cercato di uccidermi”, dice. “Ma non ho mai smesso di lottare per voi e mai lo farò”.
Il comizio è diventato show quando il musicista Lee Greenwood è salito sul palco e gli ha fatto una serenata con “God Bless the USA”, suonata spesso ai suoi comizi. Siparietto speciale per il tycoon Elon Musk, che in questi giorni Forbes ha confermato come uomo più ricco del mondo.
Maglietta nera Occupy Mars, cappellino con visiera e giacca nera scherza “sono un Dark Maga” e si dice onorato di essere presente al comizio. Musk auspica la vittoria di Trump “per preservare la costituzione. Deve vincere – spiega – per preservare la democrazia in America. Questa è una situazione in cui bisogna vincere”, aggiunge dopo aver elogiato l’ex presidente per la reazione il giorno dell’attentato dello scorso luglio. “La vera prova del carattere di qualcuno è il modo in cui si comporta quando è sotto attacco”, sostiene e ripete il monito lanciato da Trump pochi istanti dopo l’attentato di luglio: “Combattete, combattete, combattete. Votate, votate, votate”. “Tutti prospereranno, ogni famiglia prospererà”, dice alla fine Trump, “Abbiamo bisogno che il sogno americano torni” e “da oggi in poi metteremo sempre l’America al primo posto e riprenderemo e salveremo gli Stati Uniti”.
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