“Non sarà assolutamente una manovra lacrime e sangue, non ci sarà nessun aumento delle tasse, anzi continueremo a usare i soldi che abbiamo – che non sono tantissimi – per cercare di venire incontro soprattutto alle fasce meno abbienti. Confermeremo ad esempio il taglio del cuneo fiscale. Segnalo anche che ci sarà un bonus di 100 euro per le famiglie piu’ povere. Voglio rassicurare tutti: non siamo assolutamente il governo delle tasse ne’ dell’aumento delle tasse”. A smontare le fake news è il ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, a Radio 24, parlando della manovra.
Ciriani esclude invece soldi buttati dalla finestra, come è stato col governo Conte per rdc e superbonus. “Sacrifici per tutti? Significa semplicemente che un’epoca, quella dei soldi usati allegramente, gettati dalla finestra, dei superbonus in chiave assistenziale o elettorale, si è chiusa una volta per tutte e che i soldi sono pochi e vanno usati bene e quindi tutti sono chiamati per la propria parte a comprendere che l’epoca della responsabilità. Giorgetti ha usato un linguaggio della serietà e della responsabilità”.
“I tempi della manovra? Purtroppo negli ultimi anni – osserva il ministro – per colpa un po’ di tutti, una Camera ha sempre fatto da notaio senza avere la possibilità di approfondire la legge di bilancio. Il mio compito e la mia speranza è che questa volta si possa consentire sia alla Camera che al Senato di poterla esaminare con calma. Vedremo se questo sarà possibile. Adesso il 9 ottobre viene approvato il Piano strutturale di bilancio e poi alla fine del mese viene inviata alla Camera e poi al Senato la nuova legge di bilancio. Faccio appello a tutti, affinché sia alla Camera che al Senato maggioranza e opposizione possano fare un lavoro calmo e approfondito”.
Sulle visite a palazzo Chigi di Sam Altman e Larry Fink, Ciriani commenta: “Vedo in maniera molto positiva l’attenzione dei vertici della finanza internazionale nei confronti dell’Italia, perché significa che credono nel Paese e nella possibilità di investire in Italia. I buoni pluriennali del Tesoro a 30 anni -ha spiegato- hanno avuto un’offerta record e questo secondo noi deriva dal fatto che finalmente c’è un governo stabile”.
E sull’elezione del nuovo giudice della Consulta, “spero si possa eleggere il giudice mancante della Corte Costituzionale martedì, ci proviamo, la volontà c’è. C’è la possibilità e volontà di arrivarci martedì, finalmente dopo tanto tempo, il Parlamento si è riunito troppe volte a vuoto in mancanza di un’intesa”, ha aggiunto.
Non è mancato un riferimento all’appello della Meloni all’unità nazionale per la questione in Medio Oriente. “Verrà raccolto?”, chiede l’intervistatrice. “Me lo auguro, sinceramente e onestamente, ci abbiamo già tentato con il gioco di mozioni incrociate di approvare testi che andassero oltre i perimetri della maggioranza e dell’opposizione”, replica il ministro dei Rapporti con il Parlamento. ”Io mi auguro che questo appello possa ripetersi -sottolinea- anche nelle prossime settimane che sI preannunciano molto, molto delicate per la pozione dell’Italia e dell’Ue nel contesto Mediorientale. Ma sinceramente non so quale sia la posizione delle opposizioni. Ho ascoltato la Boldrini, Conte e Fratoianni. Hanno posizioni sul tema fuori dalla logica dell’alleanza atlantica e anche europea.Mi auguro che ci si possa trovare in una posizione comune. Ma viene da chiedersi qual è la posizione che il Pd, il maggior partito di centrosinistra, vorrà interpretare… Su questo si pone un punto di domanda serio”.
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