L’inchiesta della procura di Perugia sull’esistenza di una struttura parallela che consegnava dossier ai giornalisti arriva in Commissione antimafia. A rivelarlo è il capogruppo a Palazzo San Macuto di Fratelli d’Italia, Riccardo De Corato, mentre Forza Italia vuole ascoltare Laudati e Striano, ritenuti da Cantone i protagonisti principali della vicenda.
“Chiederemo una serie di audizioni in relazione agli atti che ci sono stati trasmessi. Faremo una valutazione come maggioranza, alla luce di ciò che ci dirà la presidente”, queste le parole di De Corato in vista dell’Ufficio di presidenza della stessa Commissione che si riunirà mercoledì per la prima volta dopo aver ricevuto gli atti dell’inchiesta perugina sui presunti accessi abusivi alle banche dati.
“La presidente non vuole interferire, né ostacolare o creare problemi a chi sta indagando – sottolinea De Corato – Credo che ci adegueremo a questa linea considerato che la situazione che sta emergendo oggi è ancora più complessa di quanto non lo fosse all’inizio”.
Un altro caso che il capogruppo FdI è pronto a sollevare in Ufficio di presidenza è relativo all’ex vicepresidente del Csm David Ermini, ex membro della Direzione del Pd, dopo le polemiche per un incarico assunto nella società che è azionista di maggioranza del gruppo Spinelli, coinvolto nell’indagine su Giovanni Toti.
“Stiamo ancora esaminando le carte trasmesse dal procuratore, abbiamo già alcuni punti chiari della vicenda e insisteremo per convocare sia Laudati sia Striano e altri nomi che compaiono nell’indagine”, così Pietro Pittalis, capogruppo all’antimafia di Forza Italia, riferendosi al finanziere e all’ex Pm per i quali Cantone aveva chiesto l’arresto relativamente al trafugamento dei dati.
“Crediamo che a questo punto sia utile anche alla Commissione audire i principali protagonisti, senza sovrapporsi alle attività di Cantone – ha aggiunto Pittalis- – ma per gli aspetti che riguardano la nostra Commissione, anche alla luce del fatto che la richiesta di arresto è stata respinta”.
Intanto, il capogruppo al Senato di Fi, Maurizio Gasparri, ha chiesto che la stessa Commissione antimafia supplisca alle difficoltà di organico della procura perugina.
Sulla possibilità di avanzare richieste per un’udienza dei vertici dell’Aise, Gasparri si è riservata la possibilità di “approfondire prima gli atti dell’inchiesta per poi fare qualsiasi altra valutazione in questo senso”.
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