La designazione di Raffaele Fitto come commissario europeo trova l’endorsment di un altro pugliese, avversario politico del ministro ma capace di dare una lezione di civiltà al suo partito e a tutta la coalizione. Antonio Decaro, neo europarlamentare del Pd e fino a poco tempo fa sindaco di Bari e presidente dell’Anci, esprime la sua soddisfazione per la scelta del governo e si dice pronto a votarlo a Strasburgo.
Decaro parla di Raffaele Fitto non nascondendo i diverbi politici ma mettendo in evidenza le qualità dell’uomo. “Anche se abbiamo idee diverse su molti temi, e più volte abbiamo avuto diverbi e contrasti, ci ho lavorato bene in questi anni: io all’Anci e lui a gestire il Pnrr. È uno con cui si può ragionare e trovare soluzioni, mettendo l’interesse del Paese sopra quelli di parte. E non è certo il classico prototipo del ‘sovranista’. Ha una lunga storia politica che parte dalla Dc e passa per Forza Italia, non è mai stato un estremista, ma un uomo più di governo che di parte”.
Antonio Decaro arriva a sbilanciarsi, raccogliendo indirettamente l’appello del presidente Meloni alle opposizioni, dice, a proposito della ratifica della nomina di Fitto e di tutta la nuova Commissione: “Io lo voterei”. Una espressione di riformismo e moderazione che sembra essere molto rara nel Partito democratico.
Decaro, che è stato probabilmente l’artefice del buon risultato del Pd alle europee nel Mezzogiorno, con circa 500mila preferenze, parla anche della possibilità di candidarsi, tra dodici mesi, a governatore della Puglia, con Michele Emiliano arrivato al secondo mandato e non più presentabile: “Ho appena iniziato la mia attività di parlamentare europeo. Manca più di un anno alle regionali, vedremo quando sarà il momento. Un anno in politica è un’era geologica ormai, parlarne ora è prematuro”.
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