Mentre è tutto pronto ed è previsto per domani mattina, alle 10 circa, l’arrivo nel porto di Ravenna della Life Support, con a bordo della nave di Emergency 170 naufraghi soccorsi in cinque diverse operazioni nelle acque internazionali delle zone Sar libica e maltese, nel Mediterraneo centrale, la discussione – non senza recriminazioni obsolete quanto strumentali, compresi gli storcimenti di naso della Ong per il porto assegnato – e intestata alla causa dell’accoglienza, non può che necessariamente aggiornarsi alle ultime indicazioni sancite in materia da report internazionali e accordi sinergici tra Paesi partner, sollecitati a intervenire dai dati dell’affluenza e incoraggiati dall’esempio del governo Meloni a seguire la scia scandita da Roma.
Così, mentre per la quarta volta consecutiva alla Life Support viene assegnato Ravenna come Place of safety (Pos) – l’approdo di domani è previsto all’ormeggio Fabbrica Vecchia – l’ok all’ennesimo sbarco non può che rimandare alle regole sulla stretta agli approdi che, tra gli altri, Le Figaro registra plaudendo alla Meloni come «l’unico capo di un esecutivo Ue» in grado di sancire quanto asserito con l’insindacabilità della matematica percentuale: secondo cui «l’ingresso dei clandestini in Italia è in caduta libera», scrive lo storico giornale francese, smentendo gufi e dispensatori di fake news della sinistra italiana.
Non solo. Perché sul tema migranti, parlano – e assai chiaramente – anche i nuovi dati Frontex: che segnalano un crollo degli sbarchi in Italia del 64% – questo il calo registrato nel Mediterraneo centrale sugli arrivi irregolari nei primi sette mesi del 2024 e comunicato fa Frontex, riportando «un significativo trend discendente negli ultimi mesi– e con i rimpatri che procedono a ritmo sostenuto, forti di una macchina operativa oliata e in funzione. Tanto che gli scafisti ora sono costretti a virare su Spagna e Grecia.
Mentre, sulla scia dell’operosità efficace a contrastare il traffico di esseri umani portato avanti dagli scafisti, e dimostrata dal governo Meloni sul fronte della gestione dei flussi e degli sbarchi di clandestini, Sholz e Starmer hanno da poco siglato un patto sinergico per bloccare l’arrivo di migranti irregolari attraverso la Manica. Tutto nel segno della politica tracciata dal governo italiano, che sta facendo scuola in Europa in merito a gestione dei flussi di immigrazione illegale, in contrasto ai trafficanti di esseri umani e in favore della sicurezza.
E allora, «anche la Spagna di Sanchez, dopo la Germania, dà una significativa stretta all’immigrazione irregolare. Tutta Europa segue il modello Meloni: difesa delle frontiere e lotta agli scafisti. Un modello pragmatico, non ideologico e che punta a fermare le partenze, anche per impedire le morti in mare», dichiara in una nota la deputata di Fratelli d’Italia Sara Kelany, responsabile nel partito del dipartimento Immigrazione.
Aggiungendo a stretto giro: «Solo la sinistra italiana, isolata ormai anche nei contesti europei, porta pervicacemente avanti l’idea dell’accoglienza indiscriminata, che ha generato disastri incalcolabili e ha portato al collasso l’Italia». E concludendo infine: «Il governo Meloni fa scuola anche per i risultati enormi raggiunti in termini di calo degli arrivi, meno 63%, e di sensibile diminuzione delle tragedie del mare, che ad oggi, rispetto al 2023, risultano essere diminuite di un terzo», conclude Kelany.
Parole che sposano quanto asserito nei giorni scorsi anche da Carlo Fidanza (capo delegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo,) che sull’accordo tra Londra e Berlino non ha mancato di sottolineare: «A luglio Giorgia Meloni aveva incontrato il nuovo premier britannico (di sinistra!) Keir Starmer per ribadire la necessità di collaborare sul contrasto all’immigrazione irregolare. Oggi, lo stesso accordo viene lanciato anche dalla Germania guidata dal socialdemocratico Scholz. L’unica sinistra che ancora non ha capito l’importanza di difendere i confini è quella italiana… tanto per cambiare. La capiranno mai?». E l’interrogativo, rilanciato da Kelany e Fidanza, rimbalza nell’etere: prima o poi arriverà una risposta?
L'articolo Migranti, tutti sulla scia di Meloni, dopo Londra e Berlino pure la Spagna s’attrezza. Solo i nostri dem non s’arrendono sembra essere il primo su Secolo d'Italia.