“Da trent’anni il Centrodestra conferma la propria solidità e compattezza, con la capacità di trovare sempre la sintesi tra le diverse identità che lo compongono e dare risposte ai cittadini”. L’orgoglio e un po’ di ironia nei confronti dei gufi di sinistra emerga tra le righe della nota congiunta diffusa dal Centrodestra dopo il vertice di maggioranza a Palazzo Chigi a cui hanno preso parte Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Antonio Tajani e Maurizio Lupi. Nel giorno dell’indicazione di Raffaele Fitto come candidato italiano per la Commissione Ue, i tre partiti di maggioranza rinnovano il patto di governo e mettono fine agli inciuci e ai pettegolezzi che hanno tenuto banco nel corso dell’estate, alimentate dall’opposizione.
“I leader hanno rinnovato il patto di coalizione, garanzia di efficacia e concretezza dell’azione di governo. Un bilancio positivo sostenuto da dati macroeconomici incoraggianti, a partire dal buon andamento della crescita dell’occupazione. È stata ribadita l’unità della coalizione e sono determinati a continuare il lavoro avviato per tutta la legislatura, portando a compimento le riforme messe in cantiere e attuando il programma votato dai cittadini”, è scritto nella nota diffusa dopo il Cdm. “Anche per questo la prossima legge di bilancio, come le precedenti, sarà seria ed equilibrata, e confermerà alcune priorità come la riduzione delle tasse, il sostegno a giovani, famiglie e natalità, e interventi per le imprese che assumono. Totale sintonia su tutti i dossier, a partire dalla politica estera. Soddisfazione per la rinnovata autorevolezza e affidabilità dell’Italia nello scenario globale, come ribadito anche dal successo della presidenza italiana del G7, e condivisione sulla crisi in Medio Oriente e sulla posizione del governo italiano relativamente alla guerra in Ucraina”.
“Mi auguro che siate riusciti a ricaricare un po’ le batterie, perché è una energia che ci servirà per affrontare la stagione e un’agenda particolarmente fitta. – ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo all’inizio del Cdm – Non che quella che ci siamo lasciati alle spalle sia stata da meno, e penso che dobbiamo essere orgogliosi del lavoro che abbiamo fatto fin qui – a partire dalle grandi riforme che abbiamo messo in cantiere – autonomia, giustizia, premierato, la cui capacità di cambiare le cose è direttamente proporzionale all’opposizione che stanno facendo quelli che vogliono conservare lo status quo. Dobbiamo andare avanti senza paura, perché abbiamo promesso che avremmo lasciato un’Italia migliore di come l’abbiamo trovata e se questo è l’obiettivo dobbiamo entrare a fondo nei problemi e risolverli con coraggio. Cambieremo le cose che non funzionano e faremo quello che va fatto”. “Saranno solo gli italiani, alla fine della legislatura, a giudicarci – ha aggiunto -. E mi pare sia anche la linea che stamattina abbiamo condiviso in una bella riunione di maggioranza con Matteo, Antonio e Maurizio Lupi. Dobbiamo essere orgogliosi del lavoro che abbiamo fatto ma non abbastanza da non darci l’obiettivo di farlo ancora meglio”.
Nel corso del Consiglio dei ministri, il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha poi illustrato le nuove procedure di bilancio, compreso il Piano strutturale di bilancio di medio termine. Si tratta – rende noto il ministero – del documento, introdotto dalla riforma delle regole del Patto di stabilità e crescita, che l’Italia dovrà presentare alla Commissione europea entro il 20 settembre prossimo. E’ il primo atto formale conseguente la riattivazione dei vincoli e delle procedure del Patto di stabilità e crescita, sospesi per fronteggiare gli effetti economici della pandemia e modificati dalla riforma entrata in vigore alla fine dello scorso aprile. Il Piano, che ha come obiettivi prioritari la definizione del percorso della spesa netta aggregata, delle riforme e degli investimenti da realizzare in un determinato periodo, dopo l’approvazione da parte del Cdm sara’ sottoposto al via libera del Parlamento prima di essere inviato a Bruxelles. Una procedura scelta dall’Italia. L’obiettivo principale del documento e’ la definizione di una traiettoria per il nuovo aggregato di riferimento, la spesa netta, coerente con le nuove regole e l’orizzonte stabiliti dalla Commissione per il rientro dai deficit eccessivi da realizzare attraverso un piano di rientro che ha una durata di quattro anni, estendibile fino a sette anni nel rispetto di particolari criteri.
L'articolo Vertice del centrodestra, orgoglio e idee chiare: “Ripartiamo compatti tagliando le tasse” sembra essere il primo su Secolo d'Italia.