C’è l’accordo Grillo-Conte che tanto agitava i Cinquestelle, tra poco alle prese con la revisione della loro carta statutaria. E proprio su questo il comico genovese aveva lanciato i suoi strali, schierandosi contro l’ipotesi del terzo mandato. Via livera, invece, a quanto voluto da Giuseppe Conte, in cambio della consulenza che annualmente il Movimento paga al suo fondatore, secondo quanto riporta Il Giornale.
L’accordo tra i due non è stato ancora formalizzato ma da giorni i pontieri sono al lavoro per trovare una soluzione.
Secondo quanto riporta Il Giornale, “A Beppe Grillo verrebbe rinnovato il suo ricco contratto di consulente per la comunicazione del M5s a 300mila euro l’anno. E questo è il primo punto. Conte, in cambio, otterrebbe un parziale cedimento del patriarca sulla regola aurea del tetto ai due mandati. Una deroga che consisterebbe nel concedere ai parlamentari con due legislature un terzo giro nei consigli regionali, così da consentire agli esclusi di guadagnare più o meno quanto un parlamentare, continuando a contare ancora qualcosa”.
In realtà questa ipotesi sembra non risolutoria: non è automatico che un parlamentare(eletto in un proporzionale bloccato o in un maggioritario) ottenga i voti necessari per entrare in un consiglio regionale. Si potrebbe arrivare o una soluzione di compromesso in cui i due mandati valgono per una sola istituzione(ad esempio chi ha fatto due volte il parlamentare può fare il sindaco e viceversa), oppure abolire del tutto l’attuale limite.
“L’altro scoglio-scrive il quotidiano- è la volontà di Grillo di accettare di perdere potere interno pur di conservare ancora il contratto di consulenza. Ma, se è vero che esiste un accordo con Conte che impedisce al Garante di accampare pretese legali su nome e simbolo, al fondatore non resterebbero poi molte alternative oltre a una scissione ancora fumosa e con pochissimi soldati”.
Tra i sostenitori dell’abolizione del tetto dei due mandati c’è Roberto Fico. L’ex presidente della Camera cerca una collocazione istituzionale, forte anche del suo legame con il centrosinistra, anche se sembra tramontare l’ipotesi di una candidatura a sindaco di Napoli.
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