Ci voleva una leggenda dello sport come Martina Navratilova, la più grande tennista della storia, omosessuale dichiarata e membro della comunità Lgbt, per lanciare la rivolta contro il Comitato Olimpico Internazionale dopo la vicenda del match perso per abbandono da Angela Carini, nella boxe, contro l’atleta algerino Khelif, alle Olimpiadi di Parigi. La tennista, ceca ma naturalizzata statunitense, guida sui social i no contro Losanna chiedendo un tipo di sport diverso. Ma insieme a lei spuntano personalità tra le più importanti del mondo come Elon Musk e J. K. Rowling, tutti a favore della pugile italiana e contro il Comitato Olimpico Internazionale.
“Questa è tutta colpa dei dirigenti e delle persone al vertice del Cio: voi avete fatto questo, spero siate orgogliosi”, scrive Navratilova nel suo post. “Deplorevole. Questo non finirà bene per le persone che hanno consentito una cosa del genere”, aggiunge l’ex tennista, che rilancia post ancora più espliciti: “Un uomo in gara contro una donna alle Olimpiadi”, si legge in un messaggio, “il momento in cui le Olimpiadi sono morte”, scrive un altro utente. L’ondata di proteste è travolgente sotto un post con cui il Cio celebra le vittorie degli atleti di oggi: “Una donna picchiata da un uomo”.
Diversi sono i commenti, sia su X che su Instagram, di persone che si richiamano alla comunità Lgbt e che contestano l’assurda decisione del Comitato Olimpico di consentire a due atleti trans di poter partecipare al torneo di boxe, affermando che tutto questo non c’entra nulla con l’inclusione e l’integrazione.
Elon Musk si schiera con l’italiana Angela Carini e afferma che gli uomini non possono gareggiare negli sport per donne. Sul suo profilo X, Musk commenta infatti con “assolutamente” il post di Riley Gaines in cui si afferma: “Gli uomini non appartengono agli sport per le donne #StandWithAngelaCarini”.
“Una giovane pugile si è appena vista strappare tutto ciò per cui aveva lavorato e per cui si era allenata perché avete permesso a un maschio di salire sul ring con lei. Siete una disgrazia, la vostra difesa è una barzelletta e Parigi 2024 sarà offuscata per sempre dalla brutale ingiustizia nei confronti di Carini”. Lo scrive su X la scrittrice J.K Rowling, l’autrice di Harry Potter,, retwittando un post del Cio.
Nata nella vecchia Cecoslovacchia, fuggita dalla cortina di ferro, diciotto titoli slam vinti, per anni numero uno del ranking femminile, Martina Navratilova(come Ivan Lendl) prese la cittadinanza americana per sfuggire al comunismo. E’ stata una delle prime atlete a fare outing sulla propria omosessualità rifiutando, al contempo, ogni omologazione e il politicamente corretto. Da grande agonista è stata sempre contraria all’inserimento degli atleti trans o intersex nelle competizioni femminili e oggi lo ha ribadito con forza richiamando il Cio alle sue responsabilità.
L'articolo Carini, da Navratilova a Musk parte la rivolta contro il Cio : “Deplorevole, avete ucciso le Olimpiadi” sembra essere il primo su Secolo d'Italia.