“Diversamente dalle notizie apparse sugli organi di stampa nella giornata di ieri comunico di aver presentato la mia candidatura alla Presidenza nazionale della Federazione italiana nuoto, condividendola con tanti dirigenti, atleti, allenatori, presidenti di società di sport acquatici appartenenti al mondo da cui provengo e a cui mi sono sempre sentito legato. Tuttavia un mero errore materiale che mi auguro possa presto essere valutato positivamente dagli organismi preposti – anche a garanzia di un’elezione democratica con più pretendenti – non rende finora visibile la mia candidatura. Questo errore è stato immediatamente rilevato e formalmente subito corretto. Riterrei grave la mancata accettazione dell’integrazione alla domanda presentata che rischierebbe l’esclusione dell’unica candidatura alternativa a quella esistente, peraltro giunta al quarto mandato consecutivo. Escluderla per un cavillo, prontamente rettificato, significa privare il mondo dello sport di una scelta libera, autentica e pluralista, minando la credibilità della stessa elezione”. È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia formalizzando la candidatura alla Federnuoto.
Alle elezioni della Federnuoto ha formalizzato la sua candidatura in una lettera inviata agli associati, l’attuale presidente della Federnuoto Paolo Barelli, ai vertici della federazione dal 1987: prima come vicepresidente e, dal 2000 presidente. La norma prevede che i presidenti delle federazioni sportive possano ricandidarsi a oltranza purché superino i due terzi della maggioranza dei voti.
La Federazione Italiana Nuoto (FIN) è una delle colonne portanti dello sport italiano. Fondata nel 1899 come Federazione Rari Nantes e entrata nel CONI come FIN nel 1928, fa da riferimento a Nuoto, Pallanuoto, Tuffi, Nuoto Sincronizzato, Nuoto in acque Libere e Nuoto per Salvamento. Sono più di 1200 le società affiliate alla FIN e costituiscono la base dell’attività italiana.
Le società, in virtù dei punteggi acquisiti nello svolgimento di attività di formazione ed agonistica, costituiscono la base democratica dell’assemblea elettiva, organo che elegge il presidente, il consiglio federale ed i revisori dei conti. La stima più recente parla di cinque milioni di italiani che praticano gli sport collegati alla FIN. In pratica, come le popolazioni di Roma, Milano e Napoli messe insieme.
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