Una benda bianca sull’orecchio, vistosa, a ricordare l’attentato di due giorni fa, lo sguardo fiero, il pugno più volte brandito verso la folla a ripetere il gesto del “fight” che aveva ostentato subito dopo il colpo che gli aveva sfiorato il cervello. Donald Trump ha ricevuto un’accoglienza da eroe alla Convention nazionale repubblicana di Milwaukee […]
L'articolo Trump “bendato” accolto da eroe alla convention. “Usa, Usa!”. Lui si commuove. Il video è da brividi sembra essere il primo su Secolo d'Italia.
Una benda bianca sull’orecchio, vistosa, a ricordare l’attentato di due giorni fa, lo sguardo fiero, il pugno più volte brandito verso la folla a ripetere il gesto del “fight” che aveva ostentato subito dopo il colpo che gli aveva sfiorato il cervello. Donald Trump ha ricevuto un’accoglienza da eroe alla Convention nazionale repubblicana di Milwaukee dove questa notte, orario italiano, ha fatto la sua prima apparizione pubblica dopo essere stato vittima del tentato omicidio da parte di Thomas Matthew Crooks. L’ex presidente degli Stati Uniti ha salutato l’arena gremita e ha ricevuto una standing ovation da parte dei sostenitori che hanno scandito “USA! USA!” e “Fight! Fight!”. Dopo aver attraversato la sala della convention gremita dai 2.400 delegati, Trump si è seduto accanto al candidato vicepresidente nel palco Vip dove c’erano anche il repubblicano della Camera Byron Donalds e il presidente della Camera Mike Johnson. La nomina a candidato alla presidenza è ufficiale, da oggi.
Donald Trump ha ricevuto i voti necessari dai 2.500 delegati riuniti a Milwaukee garantendosi così l’elezione a candidato repubblicano alle presidenziali del prossimo novembre. Le varie delegazioni hanno annunciato il sostegno fino al momento della Florida che ha garantito al tycoon i voti necessari per la nomina. Il figlio di Trump, Eric, ha annunciato i 125 delegati della Florida per il padre, consentendogli così di superare la soglia dei 1.215 delegati. Per Eric Trump, il tycoon è “il più grande presidente mai esistito”.
“Corey Comperatore aveva appena compiuto 50 anni, era un ex capo dei vigili del fuoco, un italoamericano di origini calabresi. È morto da eroe, facendo da scudo alla moglie e alla figlia, frapponendosi tra loro e i proiettili fatti esplodere dall’attentatore che ha sparato durante il comizio di Donald Trump in Pennsylvania. Corey ha sacrificato la propria vita per salvare quella dei suoi cari, d’istinto, senza pensarci un attimo. Un gesto d’amore e di altruismo estremo al quale non si può che rendere onore. A tutti i suoi familiari, rinnovo le mie più sentite condoglianze. Riposa in pace, Corey”, ha scritto ieri su X, Giorgia Meloni, postando una foto dello scomparso.
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