La decisione del Tribunale del Riesame di confermare la misura degli arresti domiciliari per Giovanni Toti ha scatenato una serie di reazioni da parte del centrodestra. Unanime la solidarietà al presidente della Regione Liguria, mentre FdI annuncia di voler organizzare un’interpartitica regionale con le forze alleate per fare il punto sulla situazione. Ci vorrà presumibilmente settembre affinché la Cassazione decida sul ricorso dei legali del governatore che rimane ovviamente sospeso.
“Il rigetto della richiesta di revoca degli arresti domiciliari presentata da Giovanni Toti è sconcertante ed incomprensibile soprattutto perché lo stesso tribunale del riesame ammette che non c’è il rischio di inquinare le prove. Sono più di due mesi che il presidente della Liguria è stato privato della libertà: qual è la pericolosità di Giovanni Toti, come potrebbe mai reiterare un eventuale reato se la sua azione amministrativa sarebbe, ovviamente, sottoposta ad un controllo capillare da parte di tutti, a partire dai media?”. Lo afferma il presidente di Noi Moderati, Maurizio Lupi. “Si rafforza il sospetto che la detenzione domiciliare sia uno strumento di pressione per costringere un presidente eletto due volte a larghissima maggioranza alle dimissioni. E questo sarebbe francamente inaccettabile. Ora attendiamo con fiducia la Cassazione”, conclude il parlamentare.
“Le dimissioni di Toti non rientrano tra le sanzioni che i giudici possono comminare. La magistratura può indagare, può decidere se processare o condannare, ma non può decidere le dimissioni di Toti. Ogni organismo ha i suoi poteri. Anche il metodo dell’indagine risulta ambiguo. Intercettazioni di ogni tipo e arresto dopo anni di verifiche. Se oggi Toti fosse così pericoloso come dice la sentenza del Tribunale, mentre lo intercettavano, lo sarebbe stato ancora di più. Mi chiedo perché non lo abbiano mandato agli arresti domiciliari mentre stavano accadendo i fatti. È ovvio che la magistratura sta esorbitando e vuole ottenere le sue dimissioni. E’ la stessa magistratura che poi ha espresso i Davigo condannati in appello e tanti altri cattivi esempi”. Così il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri.
“Questa è ideologia, è un danno al Paese e non al centrodestra in Liguria. Tenere agli arresti per più di due mesi, prima ancora di un processo o di una condanna, qualcuno che è stato eletto dai cittadini e che ha lavorato per anni per i suoi cittadini significa dare un pessimo segnale”. Lo ha detto il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini. “Forse qualcuno rimpiange il tintinnio di manette“, ha aggiunto il leader del Carroccio.
“Prendo atto della decisione dei giudici del Riesame, che spero in futuro possa essere modificata, e a breve mi incontrerò con i coordinatori regionali degli altri partiti del centrodestra per fare il punto politico insieme a loro”, così Matteo Rosso, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia dopo la decisione del Riesame sul presidente ligure.
L'articolo Caso Toti, il centrodestra: “Provvedimento abnorme. Vogliono farlo dimettere” sembra essere il primo su Secolo d'Italia.