Melènchon ci va giù duro e leva la maschera: il capitale e i ricchi vanno presi per la gola. Ed è questo che farà il prossimo governo francese. Una dichiarazione, quella del leader di La France Insoumise, , che ha scatenato la reazione di Fratelli d’Italia.
“Vorrei quasi ringraziare la Commissione europea per averci inserito nella lista dei deficit eccessivi perché altrimenti sembrerebbe che i nostri governi stessero attaccando gratuitamente il capitale e il mercato vantaggioso. Non lo attaccheremo gratuitamente, lo prenderemo per la gola perché questo ci e ‘stato imposto dalla Commissione europea. I nostri deficit siano eccessivi. Dobbiamo quindi aumentare le entrate. E la domanda giusta non è quanto costa? Ma chi pagherà?”, queste le frasi scioccanti pronunciate dal leader comunista Melènchon.
A stretto giro di posta è arrivata la risposta di Nicola Procaccini, rieletto co-presidente del gruppo dei Conservatori e riformisti ed europarlamentare di Fratelli d’Italia. “Le parole di Melenchon(‘prenderemo i ricchi per la gola’) riportano a uno stalinismo di cento anni fa. Sono parole inquietanti che concepiscono la ricchezza come un crimine e il capitale come un nemico. Lo diciamo da esponenti di un’economia sociale di mercato che non ha mai assunto posizioni di capitalismo selvaggio ma da fieri oppositori di un modello di socialismo reale che sarebbe inaccettabile. Fratoianni e Schlein pensano la stessa cosa?”, dice il presidente dei parlamentari europei conservatori.
Dire che ” Si prenderanno i capitalisti per la gola e dirlo in Francia oggi è assurdo: le parole di oggi di Mélenchon fanno letteralmente paura”. Lo afferma il vice capogruppo di FdI alla Camera, Alfredo Antoniozzi . “Ha ragione il co-presidente dell’Ecr, Nicola Procaccini – dice Antoniozzi – quando afferma che questa sinistra radicale in Europa è stalinista. Cosa dicono Schlein, Fratoianni, Conte di questo modello francese?” Conclude il vice presidente dei deputati di FdI.
”Dopo l’affermazione alle urne di Jean-Luc Mélenchon gli ebrei vivono con grande timore. Melenchon al potere oggi per un ebreo in Francia crea un grande problema. Domenica sera abbiamo visto in piazza più bandiere palestinesi che francesi e questo non va bene. Credo che dobbiamo prepararci e anche Israele si deve preparare, nei prossimi mesi ci sarà un’emigrazione in massa di ebrei dalla Francia verso Israele”. A parlare è Johanna Arbib, assessore ai rapporti internazionali della comunità ebraica di Roma, che ai microfoni di Radio Libertà ha analizzato i pericoli che si vanno delineando dopo l’esito delle urne in Francia. La partenza degli ebrei dalla Francia, secondo Airbib, sarebbe un terremoto per il Paese:
“In Nord Africa, per esempio, c’erano oltre un milione di ebrei, oggi non ce ne sono più, e dopo la partenza delle comunità ebraiche questi Paesi sono caduti nell’abisso. È questo che si rischia: se la comunità ebraica francese cade nell’abisso, la Francia cade nell’abisso. È importante che la comunità ebraica sia salda, aiuti il Paese, faccia da deterrente” aggiunge Johanna Arbib.
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