Non tutti i big democratici sono nel panico, dopo aver visto l’81enne presidente Joe Biden sempre più in difficoltà nel duello tv con Donald Trump. C’è anche chi ha più o meno apertamente tifato contro l’attuale inquilino della Casa Bianca, come Michelle Obama. L’ex first lady ha da tempo preso le distanza da Biden, in particolare dalla sua famiglia. Questioni personali, come vedremo, ma anche politiche. Potrebbe essere proprio la signora Obama la nuova speranza per i democratici per la sostituzione dell’attuale presidente.
La sensazione che Biden non sia più in grado di reggere altri quattro anni è palpabile. Diversi big dem esprimono giudizi molto pesanti, trincerandosi dietro l’anominato: “È stato come vedere un campione di boxe salire sul ring ormai troppo vecchio e in un momento in cui dovrebbe gettare la spugna”, ha detto a Nbcnews un deputato democratico, esprimendo la convinzione che Biden dovrebbe ritirarsi. “È arrivato il momento di avere una convention aperta ed un nuovo candidato”, gli fa eco un altro dem. Insomma, il dibattito della scorsa notte sembra aver infranto un tabù, quello del ritiro di Biden, anche se ufficialmente i vertici del partito continuano a dichiarare il sostegno alla corsa per la rielezione del presidente.
La questione più spinosa è il fatto che il nome più scontato è anche il più improbabile, quello della vice presidente Kamala Harris, confermata nel ticket anche se non ha certo brillato durante il primo mandato, con tassi di popolarità ancora più bassi di quelli di Biden, sotto il 40%. C’è poi la suggestione, tra i nomi considerati più papabili per la discesa in campo dell’ultimo minuto, del fotogenico governatore della California, Gavin Newsom. Ma gli spin doctor più scafati, al di là della suggestione del candidato che evocherebbe i paragoni con Kennedy, hanno il timore che il 57enne Newsom sia in realtà ancora acerbo e troppo “radical chic” per la conquista della Casa Bianca. Ha inoltre come handicap la provenienza da uno Stato (la California) che non ha mai prodotto candidati vincenti, tranne il mitico Ronald Reagan.
Gli altri nomi che circolano sono nomi di fedelissimi del presidente, come il governatore dell’Illinois J.B. Pritzker. Un altro nome molto papabile sarebbe quello di Gretchen Whitmer, governatrice del Michigan, grande alleata di Biden, tanto da essere vice presidente della sua campagna, e nemica di Trump, che ha assunto una grande popolarità durante la pandemia. Ma il nome che potrebbe ringalluzzire i democratici è Michelle Obama, l’ancora popolarissima ex first lady che da anni continua però a negare categoricamente ogni sua intenzione di darsi alla politica.
Ipotizzando appunto un passo indietro di Biden che, avendo concluso vittorioso le primarie il 4 giugno scorso, potrebbe conservare un ruolo di kingmaker, avendo il controllo dei delegati, nelle settimane precedenti alla convention, quando tra i dem si aprirebbe una situazione di “liberi tutti”. Per quanto riguarda del possibile nuovo candidato,
Dopo l’enorme successo delle sue autobiografie, che ha presentato in giro per il mondo in un tour da rockstar, Michelle Obama ora è impegnata con il marito anche in una nuova carriera di produttori cinematografici e televisivi. Le voci di una sua possibile discesa in campo in extremis – che curiosamente vengono fatte circolare con insistenza da repubblicani, in particolare trumpiani, che a scadenza regolare rivelano un piano segreto dei dem per far arrivare Michelle alla Casa Bianca – sono state alimentate dal fatto che l’ex first lady in un’intervista all’inizio dell’anno si è detta “terrorizzata da quello che può succedere alle prossime elezioni”.
Tuttavia, di sostenere pubblicamente Biden non ci ha mai pensato. E la questione non è politica, ma personale. Avrebbe infatti espresso privatamente la sua frustrazione nei confronti della famiglia Biden per aver ‘esiliato’ la sua amica Kathleen Buhle dopo il suo divorzio da Hunter Biden. Secondo quanto riferisce Axios, citando alcune fonti, le tensioni fra le due famiglie sono, almeno in parte, il motivo per cui l’ex First Lady è stata finora assente dalla campagna di Biden per la rielezione.
Nonostante l’apparenza di amicizia i rapporti fra le due famiglie sono cambiati dal 2015, da quando Obama cercò di scoraggiare la candidatura di Biden. Anche se riluttante Michelle Obama decise alla fine di fare campagna per Biden nel 2020 dopo che i democratici le avevano fatto notare che la posta in gioco era troppo alta per tirarsi fuori. I portavoce di Obama e Biden smentiscono le tensioni familiari. Michelle Obama “sostiene la rielezione di Biden”, ha fatto sapere Crystal Carson, la portavoce dell’ex First Lady. Una versione confermata dal portavoce della Casa Bianca. Ma è lo stesso che assicurava, poche settimane fa, che “il presidente Biden è in perfette condizioni fisiche e mentali”.
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