Abbiamo deciso di rispolverare un abbinamento antico quanto il melograno che si coltiva da almeno cinquemila anni: quello con la carne di maiale. In cucina, dunque.
Se ci fermassimo a considerare l’intelletto della natura così come fecero i nostri antichi lo stupore ci consentirebbe di riappropriarci di uno stile di vita meno disordinato. Pensiamoci: prima di tornare negli inferi dal suo sposo coatto Ade, Persefone, che resta “imprigionata” sotto terra per sei mesi prima di tornare come Primavera a risvegliare il pianeta, lascia agli uomini in eredità questo frutto che è simbolo di rinascita, di fertilità, di speranza. È uno spicchio di estate mentre si annuncia l’inverno e anche dal punto di vista nutrizionale ha proprio questa “funzione”. È il frutto di Afrodite, di Venere, per i cristiani è il frutto mariano per elezione e per gli ebrei la melagrana è il simbolo della rettitudine. Perché tanto potere in un solo frutto? Per il suo colore - gli egizi lo consideravano uno die più potenti medicamenti proprio perché simile al sangue - per la complessità della struttura o forse perché arriva a vitalizzare l’autunno visto che si raccoglie fino a novembre inoltrato. Tante virtù non potevano che bussare alla cucina e noi abbiamo deciso di rispolverare un abbinamento antico quanto la melagrana che si coltiva da almeno cinquemila anni: quello con la carne di maiale. In cucina, dunque.
Ingredienti - 800 gr di filetto di maiale, 150 gr di pancetta stesa o di bacon, una melagrana di generose dimensioni, 4 cucchiai di olio extravergine di oliva di prima qualità, 80 gr di burro di primo affioramento, 8 foglie di salvia freschissime, sale e pepe qb.
Procedimento - Massaggiate con l’extravergine sale e pepe il filetto di maiale, ricavatene otto medaglioncini di circa un etto l’uno. Foderate completamente ogni fetta di filetto, che avrete ricoperto con una foglia di salvia, con la pancetta. Ora aprite la melagrana, sgranatela tenendo da parte un paio di cucchiai di chicchi, e frullate il resto passando a un colino fine il succo ricavato.
Scaldate in una padella extravergine e burro e appena il grasso ha preso calore passate in padella i filettini cuocendo un paio di minuti per parte. Ora irrorate la carne con il succo di melagrana rigirando i filettini di quando in quando per altri 4 minuti circa facendo ritirare il sughetto di cottura. Servite – dopo aver aggiustato se serve di sale e pepe - guarnendo con chicchi di melagrana e nappando col fondo di cottura.
Come far divertire i bambini - Affidate loro il compito di sgranare la melagrana. Un consiglio: abbondate nella dimensione del frutto perché vedrete che i bambini una volta assaggiati quei chicchi vermigli ne faranno una scorpacciata.
Abbinamento - Anche per celebrare i cent’anni del Consorzio abbiamo scelto un Chianti Classico. Vanno bene tutti i rossi purché non eccessivamente tannici e corposi.