Le autorità francesi hanno disposto un mandato d'arresto non solo per il Ceo di Telegram, Pavel Durov, ma anche per il fratello e co-fondatore dell'app, Nikolai. A rivelarlo, un documento amministrativo visionato in esclusiva da Politico, che dimostra come l'indagine su Telegram sia ampia e abbia avuto inizio mesi prima di quanto si sapesse. Il caso ruota attorno al rifiuto dell'app di messaggistica di collaborare a un'inchiesta della polizia francese su abusi sessuali su minori. Secondo il sito di notizie specializzato, i mandati per Pavel e suo fratello Nikolai risalgono al 25 marzo per reati tra cui "complicità nel possesso, distribuzione, offerta o messa a disposizione di immagini pedopornografiche in un gruppo organizzato".
I mandati di arresto sono stati emessi dopo che la piattaforma non ha dato "alcuna risposta" a una richiesta delle autorità di identificare un utente di Telegram. Il documento sottolinea anche la "cooperazione quasi inesistente di Telegram" con le autorità francesi ed europee in altri casi.