Una vera e propria battaglia. Lorenzo Sonego (n.54 ATP) l’ha spuntata contro il canadese Gabriel Diallo (n.87 del ranking) nel primo turno dell’ATP250 di Auckland. Sul cemento neozelandese, il piemontese ha piegato la resistenza del nordamericano sullo score di 7-6 (5) 2-6 7-6 (7) in 3 ore e 1 minuto di partita. Un incontro molto combattuto in cui sono emerse le doti di combattente di Sonego che, cancellando un match-point nel tie-break decisivo, si è imposto e negli ottavi di finale affronterà l’americano Alex Michelsen.
Nel primo set l’equilibrio regna sovrano ed entrambi i tennisti si dimostrano particolarmente convincenti al servizio. Sonny fa tanto leva sulla combinazione servizio-dritto e lo stesso fa il canadese, in considerazione anche del vento a disturbare non poco lo scambio. Il torinese si crea l’opportunità per far suo il primo parziale nel dodicesimo game, ma l’avversario annulla il set-point. Nel tie-break il mini-break in apertura è decisivo e il tennista nostrano fa il suo alla grande, prevalendo 7-5.
Nel secondo set l’intensità del nostro portacolori cala decisamente e i problemi nella gestione del servizio si notano chiaramente. Sonego, infatti, perde il turno in battuta nel secondo game e nell’ottavo, faticando praticamente in tutta la frazione alla battuta, pur avendo nel terzo gioco la possibilità di ottenere il contro-break immediato. Il 6-2 sorride a Diallo.
Nel terzo set sembra che tutto vada dalla parte di Diallo, che scappa sul 4-2, sfruttando ancora una volta le incertezze dell’azzurro. Sonego, però, ha la forza di non demordere, trovando il contro-break nel momento in cui il canadese va a servire per il match. Si va al tie-break e le emozioni non mancano di certo e in questa sfida di nervi il giocatore tricolore cancella un match-point e vince 9-7.
Leggendo le statistiche, Sonego ha messo in campo il 73% delle prime di servizio, ottenendo il 68% dei quindici rispetto al 78% del suo avversario. Superiore il torinese nella conquista dei punti con la seconda: 71% rispetto al 58% di Diallo.