Nel biathlon, nonostante gli esempi di chi sia stata in grado di raddrizzare la propria stagione dopo aver disertato completamente le competizioni di dicembre, c’è chi continua ad arrovellarsi in merito alle sorti dell’Italia femminile, privata di Lisa Vittozzi.
Ebbene, se non si è in grado di comprendere che il bilancio azzurro è giocoforza inferiore a quello del 2023-24 proprio in virtù dell’assenza della ventinovenne di scuola friulana, allora anziché occuparsi di sport, sarebbe bene tornare sui banchi di scuola. Quelli di prima elementare però, perché siamo letteralmente all’”ABC” e alle tabelline.
Non potendo effettuare il proverbiale “disegnino”, allo scopo di permettere ai meno dotati di capire pienamente quanto sta accadendo, proviamo a schematizzare al massimo la situazione, in maniera tale da alleviare i loro mal di testa da sforzo.
Nel 2023-2024, il movimento femminile ha conseguito una vittoria, due podi e sette top-ten nelle prime tre tappe. Tutti firmati da Lisa Vittozzi. Nel 2024-2025 siamo ancora a quota zero successi e piazzamenti nella top-five, ma sia Dorothea Wierer che Hannah Auchenthaller hanno saputo attestarsi fra la sesta e la decima posizione.
Dover andare oltre sarebbe, francamente, uno spreco di tempo per chi scrive e per il lettore ferrato in materia. Qui si fa analisi, non pedagogia. Perché, se ancora oggi ci si deve occupare dell’argomento, significa ricoprire il ruolo di insegnanti. Quello di sostegno, però.