Sono acque decisamente agitate quelle del nuoto italiano nel contrasto dialettico tra Thomas Ceccon e Federica Pellegrini. Una polemica che non fa sicuramente bene al movimento nazionale, considerando cosa rappresentino per la disciplina. Una vicenda, venuta fuori attraverso i giornali, che si è venuta a creare posteriormente al trasferimento di Ceccon nel 2017 al Centro Federale di Verona, lo stesso dove Pellegrini ha affrontato la propria preparazione agonistica.
Un rapporto che, stando a quanto riportato da Thomas, in un’intervista al Corriere della Sera dello scorso settembre non esisteva. Alla domanda su cosa rappresenti Federica per lui, la risposta del campione olimpico dei 100 dorso era stata molto chiara: “Niente. Non è mai venuta a dirmi una parola, si è sempre fatta i fatti suoi e io mi faccio i fatti miei. L’ho vista allenarsi tantissimo, la ammiro come sportiva. Per il resto, sinceramente no“.
Un’intervista nella quale il veneto aveva anche parlato di atti di bullismo subìti nelle sue prime volte in Nazionale: “Forse è stata anche colpa mia, ero giovane, facevo casino. Però un atleta più grande se vuole spiegarti come ci si comporta può trovare anche altri modi che non riempirti di olio la valigia coi vestiti“, aveva rivelato l’azzurro.
Reazioni ce ne sono state dopo queste dichiarazioni. Immediata fu quella di Matteo Giunta, marito ed ex allenatore di Pellegrini: “Il rispetto è il valore fondamentale alla base dello sport e della vita. Se non ce l’hai, puoi anche aver vinto le Olimpiadi, ma per me vali zero. Questo è tutto ciò che ho da dire sull’argomento“, aveva scritto Giunta su Instagram, replicando così all’oro a Cinque Cerchi di Parigi nel dorso.
Nelle settimane successive, Federica in prima persona si era esposta. Nell’intervista concessa a La Stampa, l’ex campionessa azzurra della piscina ha introdotto il discorso con il problema del patriarcato: “Quando ho incrociato questa cosa nella mia vita? Nella mia carriera spesso, molti colleghi maschi hanno cercato di sminuirmi e ancora ci provano“, aveva dichiarato. Riferendosi direttamente poi a Ceccon: “Gli ho scritto dopo il record del mondo, c’è un video a Parigi in cui ci abbracciamo. Nella mia ultima stagione abbiamo nuotato le staffette insieme. Che dire? Davanti al nome Federica Pellegrini a qualcuno viene voglia di tirare batoste…“.
A conclusione, nell’intervista concessa ad Aldo Cazzullo (Corriera della Sera), un’altra riflessione da parte dell’ex nuotatrice è stata la seguente: “Sono molto dispiaciute delle parole di Ceccon. Si allena a Verona, nella mia stessa piscina, che porta il nome del mio allenatore. È vero che io e lui ci siamo frequentati poco, avevamo orari diversi, siamo di generazioni diverse, lui sempre con gli occhi sul telefonino, lo saluti e non ti saluta, poi magari non lo saluti una volta e sei quella che se la tira. Ma il rapporto è sempre stato cordiale. Quello che mi ha dato più fastidio è che dice che apprezza l’atleta ma non la persona; però lui come persona non mi conosce. Secondo me ha capito che fare il provocatore funziona. Infatti attacca un po’ tutti, compreso Sinner…“, le parole di Pellegrini. Il riferimento al tennista nostrano probabilmente è legato a quando Thomas si era espresso in questi termini: “Lo stanno facendo diventare un santo, ma mi piacerebbe conoscerlo” (fonte: Corriere della Sera).