Strano il destino di Jorge Martin. Lo spagnolo ha appena vinto il suo primo titolo in MotoGP, ma si appresta a vivere un cambiamento che, per certi aspetti, assomiglia un po’ ad un salto nel buio. Da Ducati ad Aprilia. Al momento, infatti, la moto di Noale non sembra poter fornire garanzie di competitività particolari a “Martinator” che, di conseguenza, proverà a inserirsi nel probabile duello per il titolo tra Pecco Bagnaia e Marc Marquez.
Il pilota nativo di Madrid ha, quindi, fatto un po’ le carte al Mondiale 2025, che si annuncia decisamente interessante. “Vedo Pecco come il favorito, ma non vi mentirò, alla fine guardo i dati e ho visto cose in Marc che a volte ti fanno dire: ‘C***o, per come sta andando la sua moto qui, sta andando davvero forte’. Non è sempre così, ci sono state un paio di gare, soprattutto in Thailandia e in Malesia, nelle quali, non so perché, ma la sua moto andava di meno”. (Fonte: Marca).
Una competitività del Cabroncito che ha sorpreso Jorge Martin: “Ne ho parlato anche con lui, ma ci ha provato e riprovato e, alla fine, ha fatto grandi gare. Quindi, credo che con la GP25 abbia sicuramente un margine di miglioramento, ma penso che Pecco sia ad un livello molto difficile da raggiungere. Undici vittorie sono un qualcosa di pazzesco e, in questo momento, dopo aver vinto due titoli di fila ed essersi classificato secondo quest’anno, è il favorito. Poi, alla fine, qualsiasi cosa si dica adesso, non ha importanza. Vedremo cosa succederà”.
Si è appena concluso il duello per il titolo tra lo spagnolo e Pecco Bagnaia, una rivalità che sta impreziosendo la MotoGP. “Credo che sarà difficile rivedere una cosa del genere, perché quello che abbiamo vissuto io e Pecco nel 2015 e nel 2016, dormendo nella stessa stanza per due anni perché eravamo nella stessa squadra, e poi ci siamo ritrovati a lottare per il Mondiale in MotoGP, sia molto difficile da ripetere. Innanzitutto perché i piloti della Moto3 non dormono più insieme e poi perché è molto casuale che sia proprio così. Alla fine si vedono piloti molto bravi, ma uno spicca più dell’altro e arriva, l’altro magari non arriva. Poi alcuni dicono: ‘Se hai un rivale, deve essere un nemico’. Ma per me non è necessario esserlo. Ho rivali con cui non parlo nemmeno e ho rivali, come Pecco, con cui ho rispetto e un buon rapporto. E credo sinceramente che quando ci ritireremo io e Pecco potremo essere amici e non ci saranno problemi. Alla fine, come Rafa Nadal e Federer. Penso che sia una cosa carina e che sia una cosa bella”.
A questo punto il futuro si chiamerà Aprilia. Una avventura intrigante quanto rischiosa. “Non sono così convinto di poter vincere con l’Aprilia. Sono convinto che daremo il 100% e non ho aspettative, perché devo vedere come va la moto. Quest’anno è stata terza nel Costruttori e, da lì, dobbiamo cercare di migliorare. Penso di poter portare molto all’Aprilia: consistenza, velocità, ma è chiaro, come abbiamo visto tutti, che ci sono gare in cui non li abbiamo visti affatto e gare in cui erano 15°. Dobbiamo vedere da dove partiamo e, da lì, dare il 100%. Credo che il calore di tutta la fabbrica e il cuore che ci mettono mi aiuteranno, e sicuramente saremo in grado di fare buone cose”.
Tutto da valutare anche il rapporto con il suo nuovo vicino di box: “È chiaro che Bezzecchi non è stato il mio migliore amico negli ultimi anni. Da quando abbiamo combattuto in Moto3 abbiamo avuto molti scontri”, ha detto Martin, parlando a Motorsport.com. “In ogni caso, ciò che conta per me è che il mio compagno di squadra sia competitivo. Se è in grado di darmi indicazioni per migliorare la moto, questo aiuterà anche me. E viceversa”.