Applausi per la Nazionale italiana di calcio femminile. Nell’ultimo test del 2024, undicesimo impegno dell’annata, la formazione allenata da Andrea Soncin voleva capire lo stato dell’arte. A misurare la temperatura delle azzurre sono state le tedesche a Bochum e sul rettangolo verde del Ruhrstadion è venuta fuori un’altra partita dai connotati storici.
Ci stanno un po’ viziando le ragazze tricolori del “Pallone in rosa”. Dopo aver vinto circa un anno fa a Pontevedra (Spagna) contro le campionesse del mondo in carica in Nations League, è arrivata l’affermazione contro la Germania (n.4 del ranking FIFA) in amichevole, riscontro che nella storia del calcio femminile italiano non si era mai verificato.
Nei sette precedenti match disputati in terra teutonica, infatti, l’Italia aveva raccolto solo un pareggio: l’1-1 a Siegen nel 1989. Parliamo, tra l’altro, di un pari effimero, perché arrivato al termine dei 90’ della semifinale degli Europei, vinta poi ai rigori dalle tedesche che quattro giorni dopo conquistarono il loro primo titolo continentale, battendo in finale la Norvegia.
Un successo in cui le azzurre hanno saputo sfruttare alla grande gli errori delle proprie avversarie, punendole con le marcature di Agnese Bonfantini e di Sofia Cantore. Certo, alcuni episodi hanno girato dalla parte italiana, tra pali colpiti e situazioni in area giudicate con poca lucidità dalla terna arbitrale. Questo però fa parte del calcio e il 2-1 lo si prende e lo si valuta per quello che è stato.
La Nazionale di Soncin sembra entrata nell’ottica di idee di potersela giocare anche contro compagini molto blasonate, consapevole delle proprie capacità e disposta a soffrire quando è necessario. “Abbiamo fatto la partita che volevamo contro un’avversaria di grandissimo livello. Lo spirito è stato encomiabile, siamo contentissimi di quello che le ragazze hanno dato oggi e che stanno dando ogni giorno, anche grazie al grande lavoro dei club, per far crescere tutto il movimento. Non ci vogliamo porre limiti, il nostro percorso di crescita passa dalla consapevolezza e una gara del genere sarà molto utile per far capire alle giocatrici a cosa possono ambire”, le parole del CT.
Le nostre portacolori ripartiranno a febbraio dalla Nations League, prima di proiettarsi con grande convinzione agli Europei 2025 in Svizzera.