L’Italia del bob riparte da una stagione incoraggiante, durante la quale Patrick Baumgartner ha saputo tingere d’azzurro un gradino del podio dopo una lunga astinenza. Un risultato legittimo, perché arrivato in una “gara vera” con tutti i migliori al via, non in un contesto depauperato da assenze di grido. La top-3 si è concretizzata sul budello di Yanqing, dove l’altoatesino ha chiuso secondo nel bob a quattro, infilandosi tra i mostri sacri tedeschi Johannes Lochner e Francesco Friedrich.
Un fulmine a ciel sereno, perché dodici mesi orsono non vi era il sentore di una vera e propria rinascita del settore. Certo, si erano ammirati progressi già nel 2022-23, ma ritrovare il tricolore nei quartieri nobili delle classifiche era tutto fuorché scontato. Una novità inattesa, ma estremamente gradita. L’approccio al 2024-25 è dunque differente, poiché le aspettative sono più elevate.
L’obiettivo, per l’Italia del bob, è quello di confermare quanto di buono è stato conseguito l’inverno passato. Nel concreto, significa attestarsi costantemente nella top-10, accarezzando talvolta quel podio sul quale si sogna di salire nuovamente. Anzi, diciamo pure che “si ambisce” al podio, perché lo scenario non é onirico.
Dopotutto, il bob azzurro ha testimoniato di essere tornato nel gruppo di chi sgomita e lotta alle spalle dei siluri teutonici. Quelli viaggiano a un’altra velocità. D’altronde investimenti e know-how sui materiali sono sopraffini. Però, di tanto in tanto, possono mancare il bersaglio. Anche i vari Friedrich, Lochner e l’emergente Adam Ammour sono esseri umani, dunque soggetti a errori.
Quando i tedeschi sbaglieranno, ci potrà essere l’occasione per infilarsi fra le loro schiere, artigliando un piazzamento di assoluto prestigio. La concorrenza non va sottovalutata. Però, tra ritiri e incidenti di percorso di svariata natura, qualche avversario quotato è venuto meno, soprattutto tra le qualificate fila lettoni ed elvetiche.
L’Italia, capitanata dal già citato Patrick Baumgartner, è lì a giocarsela per risultati di peso. Si vedrà poi quali potranno essere le prospettive degli equipaggi guidati da Mattia Variola e da Alex Verginer, i quali cercheranno la loro dimensione tra circuito maggiore e cadetto.
Infine, è doveroso spendere due parole per il settore femminile. Si fa quel che si può. Il posto per i Giochi olimpici di Milano Cortina 2026 è assicurato. L’obiettivo è di arrivarci con un livello di competitività dignitoso, in maniera tale da fare buona figura.