Calato il sipario su una prima tappa di Coppa del Mondo di speed skating brillante per la Nazionale italiana. Sull’M-Wave di Nagano (Giappone), la selezione del Bel Paese guidata da Maurizio Marchetto era attesa, dopo aver fatto vedere ottime cose in avvicinamento all’appuntamento n.1 del massimo circuito internazionale. Ebbene, il responso sul ghiaccio nipponico è stato convincente.
Ad aprire le danze, da questo punto di vista, è stato Davide Ghiotto. Il campione vicentino, dopo aver realizzato a Inzell (Germania) il record del mondo ufficioso nei 10000 metri, era tra gli osservati speciali nei 5000 metri e, vista l’assenza dell’olandese Patrick Roest (postumi dell’estrazione del dente del giudizio), ha saputo far valere la propria superiorità.
Il trentenne nostrano ha stabilito il nuovo record dell’oval giapponese con il crono di 6:12.71, precedendo l’olandese Beau Snellink e il norvegese Sander Eitrem. Con quest’affermazione, Ghiotto è salito a quota quattro vittorie in Coppa del Mondo, equamente distribuite tra 5000 e 10000 metri, mentre i podi sono ben 14. Una costanza di rendimento incredibile che fanno del pattinatore azzurro una figura di riferimento in ambito internazionale nelle specialità “distance”. Sempre nei 5000 metri non va dimenticato il settimo posto di un sempre costante Michele Malfatti.
Consistenza sublimata nella seconda vittoria di questo primo round per l’Italia in Giappone. Si parla della gara a inseguimento a squadre che, dopo quasi cinque anni, ha visto il Bel Paese salire sul podio più alto in Coppa del Mondo. Il terzetto formato dai citati Ghiotto e Malfatti e da Andrea Giovannini è riuscito a imporsi con grande autorevolezza, andando a stabilire il nuovo primato nazionale di 3:35.00. Un riscontro che segue a ruota quanto fatto nei Mondiali di Calgary della stagione passata, quando i tre azzurri vinsero un oro storico.
Il terzo podio della squadra tricolore è stato poi conquistato da Daniele Di Stefano. Il 25enne romano ha terminato in piazza d’onore la Mass Start, alle spalle del francese Timothy Loubineaud, autore del più classico attacco da lontano (a cinque giri dal termine). Per lui è il secondo podio individuale della carriera, eguagliando il medesimo piazzamento nella gara con partenza di gruppo a Pechino dell’annata scorsa. Giusto sottolineare anche il quarto posto di Giovannini, detentore della Coppa del Mondo di specialità.
Risultati di un certo prestigio dunque, a cui vanno aggiunti anche la quarta piazza nella Mass Start femminile di Francesca Lollobrigida, capace di prevalere nella Division-B dei 3000 metri e quindi avendo il diritto a competere dalla prossima tappa di Pechino in quella principale. Una Lollobrigida in evidenza anche nei 1500 metri, seconda nella classifica complessiva. Specialità in cui Arianna Fontana ha completato la sua prima uscita a livello internazionale con un buon quinto posto.
Da rivalutare quanto fatto nella prova a squadre, dove una caduta di Fontana ha affossato la prestazione delle azzurre. Ci riproverà nel prossimo appuntamento in Cina. Meritevole di menzione anche Riccardo Lorello, autore del personale nei 5000 metri della Division-B, quarto nella classifica comandata dal giovanissimo ceco Metoděj Jílek a cui bisognerà prestare attenzione.