In un’intervista al sito mowmag.com, Omar Camporese, tra gli altri argomenti trattati, ha parlato anche della vicenda Clostebol, che ha coinvolto, suo malgrado, Jannik Sinner, lanciando l’allarme circa una possibile squalifica dell’azzurro, secondo le voci che circolano nell’ambiente.
Camporese, però, riconosce l’innocenza di Jannik Sinner: “La questione è allucinante, è stata solo sfortuna. So che la WADA è molto arrabbiata per quello che è successo in passato, per le questioni del doping delle cinesi, dei ciclisti che avevano fatto abuso di sostanze dopanti, in cui loro si sono sentiti presi in giro, ed ora sono arrabbiati. Per cui alla prima gliela vogliono far pagare, e purtroppo è capitato proprio a Sinner. Le voci dicono purtroppo che ci sarà una pena, anche se non si sa di quanto, ma ci sarà“.
Le possibili ripercussioni nel caso in cui si verifichi questa eventualità: “Questo è quello che si sa, ma finché non viene fuori il verdetto non ci voglio credere. Anche perché se veramente si verifica una cosa simile non so cosa succede al tennis. Lo share del tennis dopo una roba del genere non sarà uguale a quello di adesso“.
Quanti soldi si guadagnano vincendo la Coppa Davis? Premio milionario da spartire
La forza mentale dell’azzurro: “Vedere giocare un ragazzo in una maniera così incredibile con tutti i problemi che deve affrontare non è semplice, perché quando sai che c’è un macigno sulla testa simile è veramente difficile. Lui con estrema naturalezza riesce a star tranquillo, a giocare bene, a vincere, e soprattutto riesce a far stare calmo il suo staff, che è più agitato di Sinner. Cahill ha detto ‘Non siamo noi a tenerlo calmo, ma è lui che tiene calmi noi’, riferendosi al verdetto. Pensa che forza mentale ha questo ragazzo“.
La speranza di Camporese: “Voglio pensare che la vedano come noi e capiscano che è stata una cosa superficiale, che il giocatore non ha fatto assolutamente nulla di intenzionale. È stata pura sfortuna. Siamo davanti all’innocenza totale. Se effettivamente succedesse una cosa simile, saremo a livelli molto, ma molto, bassi“.