La regata di oggi (ieri, ndr) qualcosa di interessante ha detto, gli inglesi si sono un po’ avvicinati.
Sicuramente hanno fatto delle modifiche, il programma è stabilito con mesi di anticipo, non è che si mette mano alla barca in base alle contingenze. Ai neozelandesi interessava vedere da vicino il livello degli altri durante il round robin, senza scoprire troppo le carte. Il regolamento consente comunque veramente poche modifiche.
Questa barca l’hanno inventata loro, ci sta che ne sappiano di più. L’hanno inventata Verdier e Bernasconi. È però esagerato dire che sono avanti di una generazione. La cosa paradossale è che NZ e Luna Rossa si assomigliano veramente tanto. La grossa differenza è la dimensione dei foil, quelli dei Kiwi sono più piccoli rispetto alla barca italiana. È un rischio, ma anche calcolato. Se li sai portare, ci sono dei vantaggi. Qualcuno parla anche di un fiocco più magro dei Kiwi.
Sarebbe bello se mercoledì ci fossero 15-17 nodi, ovvero quelli che Ineos aveva quasi sempre trovato contro Luna Rossa. Gli inglesi già oggi (ieri, ndr) sono stati molto più vicini. Non sono stati massacrati come le altre volte. Questo vuol dire che qualche progresso, anche nel portare la barca, c’è stato. Rispetto a come hanno regatato contro Luna Rossa, nei primi giorni sembravano un po’ nel pallone. Non è escluso che loro abbiano provato ad apportare delle modifiche alla barca, ma abbiano fatto un passo indietro.
Secondo me Ben Ainslie non si aspettava proprio di essere sotto 4-0. Però l’ho visto più sorridente a fine regata: pensa che stia per arrivare il suo momento o è talmente sotto un treno che la mette sul ridere?
I neozelandesi sono fortissimi, ma Ineos ha un signor equipaggio, d’altronde lo si ripeteva sempre contro Luna Rossa. I Kiwi però sono più giovani.
Fino agli anni ’80 i velisti italiani non erano all’altezza. C’era Gorla che vinse due bronzi ai Giochi, poi poco altro. Oggi la vela italiana è un fiore all’occhiello, in qualunque ambito siamo tra i migliori, compresa la Coppa America. La fortuna è che abbiamo dei giovani che sono “più giovani” dei neozelandesi. Abbiamo la materia prima per il futuro, però non basta. Per vincere serve anche la barca.
Difficile dire di no. Però nei primi 3 giorni di regata ci sono state quelle condizioni di vento per le quali si dice che Luna Rossa fosse stata studiata. Però ci sono tanti altri particolari, come la meccatronica e la capacità di manovrare, che dovranno essere rivisti nel nuovo corso.